di Paolo Trande – 28 gennaio 2018
Se uno si spende per mesi e mesi ad una missione, ricostruire la sinistra democratica e progressista, quando arriva il momento principe della democrazia, le elezioni, non può girarsi dall’altra parte, deve essere disponibile. Se necessario e potenzialmente utile deve esserci in prima persona. Ecco io ho pensato di fare questo, di non girarmi dall’altra parte, ho detto sì alla proposta di candidatura giuntami dalla base di “Liberi e Uguali” Modena.
Il 4 marzo sarò candidato nella mia Modena, nel collegio uninominale del Senato di Modena, dove sono residente, che comprende, oltre alla città, i comuni della cintura, delle terre dei castelli, del distretto ceramico e della montagna.
Come saprete nella vita faccio il medico chirurgo, ho la responsabilità di guidare un eccezionale team di medici, infermieri, tecnici e amministrativi che ogni giorno sono impegnati sul fronte della diagnosi precoce e della prevenzione del cancro del colon-retto. Uno straordinario programma di Sanità Pubblica al servizio dei modenesi (scusate, ne approfitto: fate lo screening, lo screening salva la vita!). Da qualche anno ho aggiunto al mio lavoro anche l’impegno civile e istituzionale in consiglio comunale a Modena. Salute pubblica, dei miei singoli pazienti e impegno civile sono la mia vita pubblica.
Sono un uomo da sempre impegnato a sinistra, un laico, un progressista che crede nei valori fondamentali dello sviluppo sostenibile e della uguaglianza e che si propone per rappresentare la propria terra nelle istituzioni nazionali.
Le mie competenze, la mia esperienza, la mia passione civile al servizio della nostra splendida terra e dei modenesi.
Medico e cittadino. Semplicemente questo.


