Fonte: facebook
di Fausto Anderlini, 17 febbraio 2018
I ‘bravi’ analisti si interrogano sul perchè i colpi di maglio della cd. ‘rimborsopoli’ non solo non affondano il M5S, ma neanche gli fanno un graffio. La ragione è semplicissima. ‘Rimborsopoli’, come già il nome rivela, è una bufala mediatica. Degno proseguo della prova inaudita di imbecillità messa in campo dal gruppo dirigente Pd con la legge elettorale. Basta guardare alla dinamica della congiura. Gli investigatori che disvelano le presunte malefatte sono i masnadieri di ‘striscia la notizia’. Agenti prezzolati di mediaset, gente spregevole, specializzata nel depistare l’attenzione della gente su truffette imbastite da poveracci e altri miserabili fatterelli per celare ben più sostanziose nequizie. Si muovono come i guappi che la grande criminalità usa nei confronti degli ‘irregolari’ che vivono di micro-criminalità per accreditare sè stessa come una forza d’ordine.
Così del resto fu usata Vanna Marchi: come capro assolutorio del grande venditore di bufale. Solo uno stato di disperata confusione, ed una osmosi ormai spudorata di renzismo e berlusconismo, può spiegare perchè il Pd si è messo al seguito del frullatore propagandistico di mediaset. La questione dei rimborsi, ancorchè marginale, non ha alcun rilievo penale, e se ha una valenza morale di qualche tipo è comunque un affare interno al M5S. Sicchè alla gente vien naturale di chiedersi perchè gli accusatori non guardano in casa propria.
Agitare con tanto strepito le pagliuzze non fa che confermare il sospetto delle pesanti travi piantate nelle orbite dei sedicenti moralizzatori. Inoltre non siamo più ai tempi dello smisurato super ego dei comunisti, per i quali bastava la più piccola mancanza messa in risalto dalla malizia di lor signori perchè si arrovellassero nel senso di colpa e in rimuginanti auto-interrogazioni. Gli elettori attratti dal M5S non chiedono ad esso nessuna prova eroica, nessuna moralità superiore, nè alcun grande progetto. Della di lui verginità importa il giusto e gli stessi candidati sono emeriti sconosciuti coi quali ci si identifica solo in via random e totalmente anonima.
Agli elettori disamorati basta che stiano alla larga dagli altri, che invece sono anche troppo noti. Del resto già durante il referendum si erano palesati gli effetti controintuitivi della propaganda mediatica a carattere allarmistico e screditante. In epoca di dispiegata e motivata crisi fiduciaria la ‘spirale del silenzio’ funziona a rovescio. I media invece di ‘trascinare’ le maggioranze silenti e sprovvedute al seguito dell’opinione dominante, le sollecitano in modo avverso. Se le attizzano contro, destandole dal sopore. Tutte le notizie che vengono martellate dall’alto sono percepite come false a priori. Il dispositivo in moto è così forte e auto-sostenuto che il M5S non ha che da assecondare il ruolo di vittima predestinata. Per attrarre voti non ha neppure più bisogno dell’energia istrionico-carismatica delle adunate convocate da Beppe Grillo. Basta che mandi in giro la faccia da abatino di Di Maio. E il gioco è fatto. Laissez faire, laissez passer. Ci sono i coglioni che pensano a tutto.


