di Luigi Altea – 26 agosto 2018
La Sinistra rassomiglia ad un calciatore di talento, distratto e un po’ svogliato, che quando gioca non sempre dà il meglio di sé.
Un calciatore che delude spesso le aspettative, con prestazioni molto inferiori alle sue possibilità.
Vederlo in campo è piacevole, perché ha delle idee brillanti, assume pregevoli iniziative, si muove con personalità ed eleganza.
Allo stesso tempo, però, indispettisce non poco quando indulge ad un eccesso di supponenza, o quando per un’indecisione di troppo, non solo non riesce a concludere l’azione, ma finisce per consegnare la palla agli avversari…
E tuttavia, quando non scende in campo la sua assenza si fa sentire.
Eccome si fa sentire!
Esattamente allo stesso modo in cui, nel nostro paese, si fa sentire oggi la mancanza del Partito della Sinistra.
La Sinistra esiste, però manca il suo Partito.
Basta leggere quello che scrivete, che scriviamo, per avere la conferma che ci sono frammenti di filo rosso capaci di tenerci insieme, di unire tante persone che neppure si conoscono, ma che sentono di appartenere ad una comune e vasta umanità…
Un filo rosso che ci rassicura che anche nelle nostre delusioni, nelle fedeltà mancate, nelle fiducie tradite, nelle speranze indebolite, resiste un’energia speciale e segreta, che ci farà ritrovare compatti, quando non si potrà fare a meno di noi e del nostro impegno generoso…
Esistono già, e fanno quel che possono, dei partiti che si richiamano al “centrosinistra”, ma manca il Partito della Sinistra.
Tutti se ne sono accorti in questi giorni di smarrimento, di fanatismo velleitario, e di barbarie.
Urge ricostruire un Partito che nella notte della prova, nel momento della sfida, nel mezzo della difficoltà, si ponga come riferimento luminoso, affidabile e avanzato, verso cui volgere lo sguardo.
Un Partito e un Leader attenti agli altri, alle parole e ai silenzi dei militanti e dei cittadini, alle domande mute degli ultimi.
Un Partito e un Leader “puliti”, che non permettano a nessuno di sedurre le nostre coscienze, e d’’indebolire le nostre difese.
Un Partito emendato da qualsiasi ambiguità, sciolto dal nodo di paure che soffocano il respiro, liberato dal groviglio di complessi e di ansie che rallentano l’azione e restringono l’orizzonte…
Il Partito della Sinistra o è rosso o non è di sinistra!
O supera la fase fallimentare dei tentativi di amalgami impossibili e contro natura, o rischia di riprodurre un mostriciattolo.
Inseguire l’eliminazione dei conflitti non ci ha regalato la pace sociale, ma ha solo prodotto l’anestesia del vivere…
In questi giorni un cafone prepotente e sempre più minaccioso, tenta di tenere sotto schiaffo un intero paese.
Il rischio più grave è che riesca a farlo, perché di fronte si ritrova un popolo in grandissima parte seduto, adagiato, addormentato e indifferente.
Ecco l’urgenza del Partito della Sinistra, che sappia risvegliare menti ed energie, e che ci aiuti a recuperare la capacità di percepire i lamenti, di cogliere le lacrime, di sentire il tepore di una umanità che freme di speranza, tante volte tradita, e ancora una volta rinata…


