Fine delle storie. E attorno valanghe di detriti e materiali di risulta

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Ma non avete anche voi l’impressione che le pagine di cronaca politica esprimano solo sfrizzoli e tafferugli, e che più di questo la politica oggi non sappia rappresentare? Non si ascoltano più storie, non c’è nemmeno più il tentativo di mettere in moto la macchina dello storytelling, che produca narrazioni anche minimali ma coerenti. Niente. Solo particelle di discussione, spezzoni che montano e si accumulano disordinatamente. Siamo inondati da frammenti informativi che non riescono nemmeno più ad accostarsi sensatamente. Non ci sono più le piccole storie, le narrazioni brevi ma efficaci, per non parlare delle grandi narrazioni di un tempo, ma questo già lo sapevamo. C’è come un accumulo di materiali che ingolfano il carburatore e stentano a farsi energia e a produrre un tragitto. Maree di post, di tweet, di dichiarazioni, di soggetti che parlano, prendono posizione, urlano e blaterano, ci inondano di parole che nessuno riesce più davvero a conformare, a legare sensatamente.

La forma della nostra azione politica e comunicativa si è perduta, al suo posto un’orda di molecole dissestate, e tante micro-unità informative che non si strutturano, che non fanno sistema nemmeno in sedicesimi. Sono pochi quelli che tentano ancora (a loro onore) narrazioni e producono storie capaci di entrare efficacemente nel dibattito politico. Fare una sintesi è sempre più complicato, sempre più impossibile. Di certo la sinistra da questo bailamme ne esce tramortita. È un fatto oggettivo. Più che elaborare grandi analisi, più che tentare sintesi di fondo sulla strada inedita che ha intrapreso il mondo (ammesso che l’abbia fatto), ci toccherà fare i conti per un certo lasso con questo caleidoscopio di colori, pensare il frammento con il frammento ancor prima di alzare nuovamente il volto dalla rissa di byte che c’è attorno. È questo l’aspetto che ha la prassi politica oggi (e non solo quella). Il pensiero pare quasi negarsi. Se non affronti questa slavina, se non la risali facendoci i conti, quasi accettandola, la vetta resterà lontana. Guai a far finta di niente.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.