Il tempo delle donne…
Quando una donna è chiamata a ricoprire un ruolo apicale nelle istituzioni, o nella società, in tanti si affrettano a dichiarare che le donne sono le protagoniste di questo tempo, e che questo è il tempo delle donne.
Temo si tratti della solita ruffianata dei maschi, per far dimenticare alle donne di essere, invece, le vittime di questo tempo.
Le donne, nella stragrande maggioranza, sono costrette a rinunciare al loro tempo, per dedicarlo agli altri. E sappiamo tutti a chi, quando, dove, e perché.
Molto spesso alle donne restano solo i ritagli di tempo, da dedicare alla cura di sé e del proprio corpo, anche per essere sempre come le vogliono gli altri: i compagni, i “padroni”, i colleghi, chiunque.
Ad un uomo, infatti, è concesso di essere un po’ trasandato, ma alla donna è chiesto di essere sempre in piena forma, gradevole, impeccabile. Altrimenti sono guai…
Quanta violenza ancora contro le donne, colpevoli di non riuscire ad essere perfette, o di voler soltanto esercitare l’umile diritto di essere deboli…
Davanti alle donne, scaturigine dell’umanità e tempio della vita, dovremmo tutti inchinarci noi maschi, specialisti di guerre, di violenze, di distruzioni e di morte.
Tutte le tirannie, tutte le dittature, tutti i fascismi sono stati prerogative degli uomini.
E’ vero, ci sono state e ci sono ancora delle eccezioni. Ma sono rare…
Confesso che di fronte a queste donne che scimmiottano i duci e i truci, e vaneggiano di chiusure di porti e di affondamenti di navi, io resto sempre sconcertato.
E per evitare che il mio femminismo vacilli penso che, contro ogni evidenza, non si tratti di donne ma di maschi.
E cioè cerco di convincermi che, anche se sembrano angurie… sono Meloni.
Buon 8 Marzo a tutte e a ciascuna, carissime amiche!


