La nuda vita del gregge e i diritti delle popolazioni

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

La nuda vita del gregge e i diritti delle popolazioni

Il Brasile raffigura plasticamente dove ci avrebbe condotto la stupida ricerca di una immunità di gregge, con un virus che dilaga e la sanità prossima al collasso. E dove chi paga in termini di malattia e morte è sempre la povera gente.

Oggi la distinzione tra destra e sinistra passa anche tra chi considera le persone ‘cittadini’ dotati di diritti e chi le considera invece ‘gregge’, pedine dell’ordine sociale, nuda vita insomma. E dunque, tra chi pensa all’economia prima di tutto, e chi ritiene che non vi sia ripresa economica senza un ripresa di umanità e senza una considerazione della vita di tutti.

Tant’è vero che la destra, laddove governa, ha dapprima pensato alla immunità di gregge, mettendo in conto anche una carneficina; mentre dove governano i progressisti (per capirci) è scattato subito o quasi il lockdown. E non è un caso che, quando il virus ha colpito i piani alti (vedi Johnson), è scattata la consapevolezza del pericolo e si è passati alla chiusura senza se e senza ma.

Anche da un punto di vista cinicamente economico, una società decimata dalla malattia e una conseguente strage di consumatori, non avrebbero certo portato a una futura (indispensabile) crescita della domanda! Inutile tenere aperto o riaprire se il virus incombe senza contrasti, inutile defiscalizzare, inutili le misure di sicurezza se la gente (la domanda interna, nella cinica logica economica) cade come mosche, anche a causa della sanità pubblica messa in croce dai governi liberisti, gli stessi del “riaprire” tutto e subito.

Questo sta accadendo in Brasile. Dove si ritiene che la povera gente non meriti cure né solidarietà pubblica. E tutto si decida ai piani alti della finanza, tutto si governi chiudendo gli occhi davanti alla sofferenza, ignorandola o persino negandola come fa Bolsonaro.

Nei momenti di crisi vera, quando l’abisso si spalanca all’interno delle stesse popolazioni, solo la sinistra può tenere botta e occuparsi del bene comune. La destra, al più, è capace di dire “è troppo poco”, “non basta”, “riaprire” se si chiude, “chiudere” se si riapre. Essere i rappresentanti dei potenti (quando si fa finta di essere gli amici del “popolo”), come fa la destra, è davvero una mestiere odioso, oltre che gramo.

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