Il quarto d’ora della destra italiana per fare il nuovo governo

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Il quarto d’ora della destra italiana per fare il nuovo governo

Ho provato a miscelare due recentissime dichiarazioni, una di Salvini e l’altra di Renzi (che è coperto dalla stampa più del governo, del coronavirus e del ritorno delle movide).

Salvini in risposta a Conte, che invitava l’opposizione a partecipare positivamente alla stesura delle riforme, ha detto che se il premier si libera del “fardello della CGIL” allora la collaborazione si potrebbe anche fare, perché no.

Renzi, invece, nel punto di massima evidenza della home di Repubblica.it, ha detto che “un altro governo si trova in un quarto d’ora”. Non c’è problema insomma, decide lui.

Ecco, mettete assieme le due affermazioni, e la risultante è questa: fate fuori la sinistra, i rompicoglioni e i morti di fame e un governo lo facciamo al volo, tutti assieme. Da oggi a domani. Come se niente fosse.

Questo è. Verso il nostro Paese nei prossimi mesi, confluiranno miliardi di euro, tutti necessari alla ripresa. Sono soldi europei che non fanno certo schifo a quelli che pure votano contro l’euro e inneggiano al sovranismo. E che i sovranisti-liberisti europei, peraltro, non vorrebbero affatto giungessero all’Italia.

In un quarto d’ora metterebbero la sinistra a tacere e farebbero l’esecutivo di Salute Pubblica che tanto agognano, quello che arriva dopo la crisi e si gode le nuove risorse indossando le mascherine tricolori.

Se c’è un rischio adesso e che accada proprio l’irreparabile, ossia che i soliti noti, lor signori, la destra dei “padroni a casa propria” e via “i neri”, dopo aver scambiato il Papeete per Palazzo Chigi, adesso si ricollochino al governo. È compito di tutti impedire che ciò possa accadere. Attenzione.

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