I sondaggi e Conte. Attenti alle polpette avvelenate.
Mi par di capire che stanno già confezionando la classica polpetta avvelenata per Conte. I sondaggisti iniziano a considerare e a “misurare” una sua eventuale lista personale. La tattica è quella del bastone e della carota: la carota per adularti e farti credere che il 15% è con te – ma poi il bastone della realtà per ridimensionarti. Ricordate Monti? Peraltro, siccome i consensi elettorali non si creano né si distruggono, la lista Conte andrebbe a “rusparli” in casa, togliendoli a PD e 5stelle, di fatto, sgretolando l’attuale fronte politico di governo. Provate inoltre a immaginare quanti salirebbero sul carro del premier (tutti quelli che vanno in soccorso dei vincitori o presunti tali) con l’effetto di appesantirlo e contribuire al suo deragliamento.
Qual è la forza di Conte? Non solo le sue qualità personali, ma il fatto che abbia dietro di sé la sinistra. È questo che lo rende, come lui ama definirsi, un ‘avvocato del popolo’, non altro. Il governo è una miscela ben riuscita di spinta politica e impegno personale, a partire da quello del Presidente del Consiglio. Spezzare questo ‘blocco’ per andare alla ricerca di soluzioni ‘individuali’ mi sembra da sciocchi. Che fare, invece? Nel frattempo governare, profondere impegno, corrispondere a bisogni e necessità pubbliche di questo Paese, dal Covid alla ripresa economica. Quindi, quando sarà il momento, progettare un impegno elettorale adeguato, all’altezza, che veda le forze politiche di questo governo schierate sullo stesso fronte, con personalità e candidature all’altezza della fase.
La destra si batte puntando direttamente al bene pubblico, esprimendo un’azione comune, avendo in mente l’uguaglianza sociale, il rilancio economico, la tutela di chi ha subito di più la crisi, difendendo la democrazia come sistema di partecipazione, dei partiti, istituzionale, proseguendo in sostanza, ma con più forza e convinzione, l’attuale iniziativa dell’esecutivo. Ci sarà tempo e modo per indicare quali figure dovranno guidare questo blocco politico, e Conte è di sicuro il primo candidato a rappresentare queste forze nel futuro esecutivo. Ma senza personalismi, senza aprire confronti e conflitti sui nomi, senza sciocche ambizioni, senza ascoltare sirene o inseguire chimere. E prima ancora senza cadere nel trappolone dei sondaggisti, che lavorano comunque per i giornali che sono di proprietà di lor signori. Non dimentichiamolo.


