Per un pugno di euro. Assaltare la diligenza del governo per fare cassa. Roba alla John Wayne

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti

Per un pugno di euro. Assaltare la diligenza del governo per fare cassa. Roba alla John Wayne.

La situazione è chiarissima, ed è questa: buonissima parte del mondo politico e dell’opinione pubblica italiana (in primis i media) lavorano a rompere l’alleanza tra 5stelle e sinistra, che al governo ha dato buona prova (mentre tutti, ancora nella fase più critica del Covid, già la attaccavano). Con quale obiettivo? Con quale conseguenza positiva? Nessuna. Dalla rottura di quello schema di governo non può che derivare l’assalto alla diligenza europea e basta. Se ce la fanno, accroccherano un governo tecnico-istituzionale in mano ai “competenti”, ai “capaci”, a quelli che sono bravi a fare un progettino che preveda la spartizione delle risorse europee tra questo o quel pezzo della classe dirigente. E poi le urne. Niente più di questo. Certo, servono i voti in Parlamento per tenere in piedi un governo purchessia, ma la compravendita (che va tanto) potrebbe essere di concreto ausilio. Un responsabile non si nega a nessuno.

A elezioni non si andrebbe. La fase (appunto la ripartenza con soldi europei) è troppo delicata e improcrastinabile per affidarsi alle urne. L’epidemia peserà moltissimo nella decisione di varare un nuovo governo piuttosto che sciogliere le Aule. Ma posto che si andasse a votare, immaginate un esito migliore del presente? Direte: le elezioni sono una colonna portante della democrazia, non si possono rinviare sine die. Beh, lo sono alla scadenza naturale, non quando la situazione è tale (crisi sanitaria, sociale, economica) da consigliare moderazione e saggezza. Mattarella credo che agirà, nella circostanza, con molta circospezione. In ogni caso, piombare da questo governo nelle grinfie di un governo di “tecnici-capaci-responsabili” o peggio nelle urne elettorali, mi pare una mossa poco “politica”, direi persino sciocca.

Qual è l’alternativa? Rinsaldare l’alleanza, non sfasciarla. Cercare la forza, non cadere preda della debolezza. Resistere oggi e, assieme, lavorare per la prospettiva. Avendo in mente un futuro politico dove vi sia spazio per il Parlamento e le alleanze, piuttosto che contrassegnato da un giudizio di Dio tra tanti uomini-guida quante sono le cordate che puntano al gruzzolo UE. Ci riuscirà il PD? Questo partito che tiene nei sondaggi, ma sembra saldamente ancorato alla propria debolezza, piuttosto che coraggiosamente proteso al rinnovamento della sinistra? Chi lo sa. Il fatto è che, per costruire un’alleanza politica, servono forti colonne portanti, visioni adeguate e il coraggio di dare uno scossone. Ce la farà il PD, e avrà il polso per farlo Zingaretti? Al di là delle nostre speranze, l’urgenza è certa.

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