Berlinguer: “Solo l’ennesima provocazione del bulletto e di chi lo manovra, solo per far girare l’algoritmo”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Lorenzo Tosa

Quando vedi girare sui social questo fotomontaggio squallido e pure un po’ scadente, ti tornano alla mente come un riflesso condizionato le parole che Enrico Berlinguer aveva pronunciato il 26 luglio 1980 a Oriana Fallaci, che per tutta la intervista lo aveva provocato, pungolato, incalzato perché colpisse al mento i suoi avversari politici.

“Vede” aveva risposto a un certo punto, “Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v’è troppo fanatismo nel mondo”.

Questo era Enrico Berlinguer.

Uno come lui non solo non si sarebbe mai rivolto a nessuno con un’espressione del genere, ma sarebbe inorridito ad essere associato a tale grettezza, a un tale livello di imbarbarimento della politica. Che, è, in fondo, il motivo stesso per cui lo piangiamo e lo rimpiangiamo ancora, ogni giorno di più.

Questa non è satira. È profanazione di un gigante.

A uno come Salvini Berlinguer avrebbe risposto con la sua infinita arte retorica, senza insultare, senza offendere, lo avrebbe annichilito politicamente e culturalmente, senza mai scadere nel volgare.

Perché, prima ancora che un grande politico, Berlinguer era un grande signore.

Per questo gli volevano bene e gliene vogliamo ancora così tanto.

Giù le mani da Enrico Berlinguer.
Tutti.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.