Sansa o To(n)ti purchè si Conti
Alle regionali le variabili in gioco saranno due, sebbene variamente combinate: il governo (ovvero Conte) e il candidato più forte. Saranno elezioni fortemente personalizzate. Il Presidente del Consiglio e il ‘governatore’. A prescindere da liste e schieramenti locali. In periferia i 5 stelle non esistono. Averli alleati o meno non fa grande differenza, se non al margine. Come si è dimostrato in Emilia. L’elettorato rimasto ai 5 Stelle non è interessato al tizio che guiderà la lista locale ma al governo nazionale. Partito di lotta locale che non può farfe a meno del governo nazionale. Per ciò che riguarda il centro-sinistra il tiket, volenti o nolenti, sarà composto da Conte e il candidato meglio piazzato a suo sostegno. In Campania De Luca sarà un valore aggiunto e tirerà la volata. Perciò non ci sarà partita. In Puglia Emiliano sarà al seguito, o alla pari e il tiket di fatto potrebbe spuntarla. A maggior ragione perchè anche Conte è pugliese.
Altrove il candidato sarà irrilevante: conterà Conte in prima persona e conterà quel tanto di risorse identitarie a difesa della tradizione che si metteranno in moto, a maggior ragione se i candidati avversi sono scadenti (anche qui Emilia docet…solo Bonaccini è convinto d’aver vinto per via del suo irresistibile charme….). Sono i casi di Marchè, Liguria e Toscana, dove la lotta locale sarà fra nani. In Toscana conteranno Conte e la tradizione, ma anche la libido trafficandi dei renziani. Marche e Liguria sono random. Ieri ho visto quel Sansa in televisione. Imbarazzante. Perfetto se messo a confronto con Toti, cioè di pezzatura analoga, qualsivoglia schieramento a suo sostegno non può cancellarne la natura intrinseca.
In sintesi si voterà direttamente per Conte o contro di lui. Chi pensava d’aver toccato il fondo con i magistrati in politica deve ricredersi. Se i magistrati sono spesso cretini politici, (almeno restando professionisti nel campo del diritto) i giornalisti sono sempre cretini integrali. Dilettanti (e narcisisticamente deliranti) in ogni campo. Giacchè i giornalisti non sono più quelli di un tempo, quando Weber li celebrava, assieme agli avvocati, come letterati generici però adusi al combattento, quindi professionisti politici in potenza. Ora sono immancabilmente degli sprovveduti pieni di sè che sbraitano stupidaggini (oppure dei blateranti seriali a servizio del padrone che li paga). Sansa o Tonti purchè si Conti.


