In realtà è anche il contesto che fa l’uomo, l’incarico che assume, le opportunità che gli vengono offerte, le varie cornici storico-istituzionali in cui opera. Prendete il caso di Giuseppe Conte. A voi pare lo stesso Presidente del Consiglio del precedente governo? Non vi pare che la nuova cornice ne abbia esaltato le qualità migliori? Lo stesso potrebbe valere per Biden e per chiunque altro. E poi ha ragione Chiara Geloni, quando, proprio riferendosi a Biden fa riferimento ai papi cosiddetti “di transizione”, spesso anziani, che invece si rivelano grandi pontefici o comunque assolutamente decisivi nella storia della Chiesa.
Lo stesso potrebbe valere per il nuovo Presidente USA sotto la spinta di un voto popolare che chiede cambiamento e di circostanze storiche che esigono una svolta adeguata rispetto ai tempi orribili in cui viviamo. E poi ricordate, come diceva per primo Aristotele, che la politica non è una scienza astratta ma una pratica che, proprio per questo, vuole anche la necessaria esperienza. E Biden di esperienza ne ha da vendere. Alla faccia, come ha scritto anche Giorgio, dei rottamatori da strapazzo alla Renzi. Il quale, a proposito di cornici storiche, non sarebbe diventato un rivoluzionario nemmeno se fosse stato investito in pieno dall’Ottobre rosso, tanto è narciso.


