Che cosa penso del femminicidio

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Paola Ronco
Quella volta che un tizio ha cercato di mettermi le mani addosso, e io dopo l’ho raccontato a un’amica, che ha reagito dicendomi ‘Ma non è che gli hai mandato tu qualche segnale? Magari ha pensato che poteva farlo’.
E io me lo sono chiesta davvero, se non fossi stata troppo alla mano, troppo allegra. Equivoca.
Quella volta che sono andata a un colloquio di lavoro, e il gentile esaminatore mi ha chiesto se avessi per caso intenzione di fare figli in futuro, ‘perché sa, per un’azienda è sempre un grosso problema’.
E io ho annuito, e ho pensato davvero che in effetti per loro poteva essere un problema.
Quella volta che un collega in pausa caffè ha fatto un paio di battute sulle relazioni sessuali di un’altra collega, io ho detto che non mi pareva il caso, e lui ha risposto ‘Ma dai, che ho detto di male? E fatevela una risata’.
E io sul serio mi sono chiesta se non fossi troppo seria, troppo acida, troppo arrabbiata. Pesante.
Quella volta che un sedicente critico letterario ha cominciato a mandarmi una serie di mail, prima per dirmi che il mio romanzo gli era piaciuto molto, poi per chiedermi se ero fidanzata, poi per sapere se mi andava di prendere un aperitivo con lui, e alla fine per dirmi che ero sicuramente una zoccola maleducata, e che non si risponde così alle persone perbene.
E io davvero mi sono sentita un po’ sgarbata, perché in effetti alle persone di un certo rango non si risponde male, e comunque, se lui era arrivato a quella confidenza, evidentemente io glielo avevo permesso in qualche modo.
Quella volta, poi, in cui finalmente mi sono rotta di tutta questa merda, e ho capito da dove veniva, e perché tanti uomini e tante donne ci siano immersi fino al collo da sempre.
Arriverà anche il giorno in cui smetterò di sentirmi in colpa per tutto il tempo che ho perso a sentirmi sbagliata, cercando di conformarmi a una cultura patriarcale e sessista che uccide le anime e i corpi.
Il dipinto di Van Gogh vuole illuminare una giornata che non si dovrà dimenticare.
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