Autore originale del testo: Fausto Anderlini
A lezione da Casalino Machiavelli
Atteso che non mi auguro affatto una debacle del governo Draghi (per gli effetti devastanti che avrebbe sul paese e anche i destini della sinistra) bisogna constatare come l’uomo e il governo che guida appaiano, sin ad ora almeno, ben al di sotto delle aspettative che ne avevano accompagnato la calata dal cielo.
Il governo latita un po’ su tutto, per l’intrinseca confusione che lo pervade e i veti incrociati che ne segnano l’inazione. Più che un cambio di passo un tran tran in scia al vituperato governo di Conte e dei suoi dilettanti. Se non un passo indietro.
Nel mentre le esperienze comunicative che dovrebbero rivelarne le attitudini taumaturgiche nel feeling popolare sono decisamente naif. Se è vero che l’uomo civetta un poco col dilettantismo politico con l’understatement del grande intellettuale è anche vero che le gaffes hanno una base autentica, ben oltre il massimo sindacale che veniva imputato a Di Maio e compagnia.
All’esordio si presenta enumerando dati alla cazzo, trasformando le migliaia in terapia intensiva in milioni. Indi si chiude in un taciturno silenzio per poi riapparire in conferenze stampa di mera chiacchera su una inesistente base deliberante. In Libia si augura un ritorno alle relazioni economiche affluenti di 5 o 6 anni avanti ignorando che Gheddafi è morto da oltre dieci anni e che la guerra civile cinque anni fa era al culmine. Nell’ultima conferenza non è da meno. Se da un lato avoca a sè con fermezza Speranza sbarrando la strada al prepotente che gli tira la giacca un giorno sì e l’altro anche, dall’altro si ingarbuglia sulla comica vicenda delle tre sedie della Von Der Leyen (vedasi il simpatico richiamo della Marcella Mauthe al gioco della sedia vuota) aprendo una improvvisata crisi diplomatica con la Turchia. La politica internazionale affidata ad esternazioni come fosse in un intermezzo prandiale con gli amici della Banca d’Italia…..dove si può amenamente parlare di altri capi di stato come assassini, matti, viziosi sessuali, ladri e dittatori….
Inoltre aizza la gente contro gli psicologi salta file non sapendo che l’invito alla vaccinazione della disonorata categoria era contenuta nel suo precedente decreto. Con ciò legittimando un po’ di sana follia contro gli strizzacervelli….
Dulcis in fundo le assidue apparizioni del loquace Figliuolo vestito da Alpino danno un tocco di innocenza tale da ammansire ogni reverenza verso le temute forze armate, rendendo l’eventualità di un golpe pandemico un esilarante quasi desiderio. Draghi e Figliuolo, come già a suo tempo Di Maio e Di Battista nell’escursione transalpina con la cuffia da sciatori. Come Monti e il suo cagnolino. La duale e sempiterna fenomenologia di Gianni e Pinotto.
Non essendo pensabile che il nostro Bersani sia ingaggiato saggiamente come consulente generale, secondo me sarebbe assai più efficace se restasse in un tetro riserbo interrotto solo da scabri comunicati ufficiali. Per seguire, non avendo un Casalino alla portata, il modello machiavellico del carisma a distanza (anteprima della DAD) per il quale il Principe deve essere temuto, più che amato. Così da salvarsi dall’odio, ma soprattutto dal ridicolo.


