Imperterrito.
Gianni Riotta è perfino più inquietante di quello che scrive e di quello che dice.
Una persona normale, dopo essere stata “massacrata” di critiche dai suoi stessi colleghi giornalisti, ed essere stata derisa ed insultata pesantemente da filosofi, storici, docenti, scrittori, ed intellettuali, farebbe solo due cose: o chiederebbe scusa per aver commesso una bestialità, oppure si eclisserebbe per tutto il tempo necessario a far passare la buriana.
Ed invece continua ad apparire in Tv, come se niente fosse, per propinarci le sue asinerie con tono pontificante e pretenzioso. Una sfacciataggine insopportabile di chi non conosce il dubbio e non prova vergogna.
L’altro giorno su La7 parlava senza dire niente. Come un venditore di tappeti senza tappeti.
Ultimamente appare sempre più tenebroso.Il volto di un gufo affaticato, il sorriso simile ad un ghigno trattenuto, gli occhi fissi, lo sguardo triste.
Dovrebbe chiedere un’aspettativa e prendersi una lunga pausa.
Per se stesso, ma soprattutto per noi. A me fa una certa impressione.
Mi sembra un uccello notturno, tetro, vetusto, dal volo basso, pesante, ostile…
Scusate, ma ora corro a chiudere le finestre…


