PUTIN E’ CADUTO IN UN TRAPPOLONE TESO DAGLI AMERICANI?
Agli Usa francamente dell’Ucraina e del suo popolo non potrebbe interessare di meno. Il loro vero obiettivo era già da qualche tempo quello di distruggere l’economia russa, come avvenne, sia pure per cause diverse, con l’Unione Sovietica. Perché? Per mettere le mani sulle materie prime di cui è ricco il sottosuolo russo. Per fare cosa? Poterle utilizzare con la loro tecnologia e preservare così la loro supremazia nell’economia mondiale dal pericolo Cina. Perché Putin, se non morto, lo vorrebbero almeno annientato politicamente? Perché fu proprio Lui, arrivando al potere dopo Eltsin, che mise fine al saccheggio di tutto quello che di buono restava della disciolta Unione Sovietica. Perché è stato Putin, che, con il suo intervento in Siria e col sostegno all’Iran, ha fatto fallire i piani degli americani nel Medio Oriente.
Per raggiungere i loro obiettivi, come ammesso candidamente dallo stesso presidente Biden, avevano da più di un anno cominciato ad armare e addestrare l’esercito ucraino con elementi della Nato. La promessa di aiuti economici e di un ingresso nella Nato, probabilmente hanno poi spinto l’Ucraina a considerare carta straccia gli accordi di Minsk e a provocare con gli squadroni nazisti la Russia nel Don Bass. La Russia sarebbe potuta rimanere a guardare, con la prospettiva poi di vedersi piazzare missili nucleari a poche migliaia di Km da Mosca?
Certo che no e così la trappola è potuto scattare. In previsione dell’intervento russo, gli Usa avevano fatto sapere subito che non sarebbero mai intervenuti direttamente nella guerra ma che avrebbero inferto alla Russia sanzioni economiche “ mai prime applicate.” E’ quello che stanno facendo con l’aiuto dei loro paggetti europei, che saranno però quelli che pagheranno da subito le conseguenze.
Su come finirà questa maledetta guerra, è difficile fare previsioni. Stando ai tanti soloni, nulla però dovrebbe essere come prima. Gli americani potrebbero avere però sbagliato qualche calcolo. La globalizzazione, che sta alla base del pensiero unico in economia, ne uscirà certamente ridimensionata se non peggio. Avere spinto poi la Russia nelle braccia della Cina potrebbe essere per loro un boomerang. Del resto gli Usa, dal secondo dopo guerra in avanti, non ne hanno azzeccata una. A loro, che dopo la guerra di secessione, hanno sempre portato morte e distruzioni su suoli altrui, le guerre fanno, però sempre comodo. Sostengono la loro l’industria militare, che spinge a sviluppare nuove tecnologie, a costo zero. Possono infatti emettere montagne di dollari, scaricando sulla economia mondiale i loro problemi interni. Come, sopra accennato, potrebbero però avere sbagliato qualche calcolo.
Cosa dire della tragedia che si sta consumando? Nulla di diverso su quanto già visto. Il pensiero va al popolo ucraino, alla povera gente. In particolare, a quella, che non potendo neanche fuggire, sta pagando per la follia di questa , come di tutte le guerre-
Vincenzo Dambrosio.
PUTIN E’ CADUTO IN UN TRAPPOLONE TESO DAGLI AMERICANI?
Autore originale del testo: Vincenzo Dambrosio


