L’eurotomane.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

E’ proprio vero che le disgrazie non vengono mai sole.

La pandemia e la guerra, naturalmente, sono le più drammatiche, ma non sono le sole.

Una disgrazia è anche avere una classe dirigente mediocre, disorientata e sciatta.

Spero che l’adunata parlamentare di ieri sia stata solo una farsa, un’insolita coda di carnevale, e che come tale sarà ricordata e raccontata dagli storici.

Eravamo riusciti a dimenticare l’erotomane Silvio Berlusconi, quando dall’alto ci è stato calato l’eurotomane Mario Draghi.

Il Cavaliere era ormai quasi fuori esercizio, mentre Mario Draghi è in piena e frenetica attività.

Come un vulcano in eruzione lancia i suoi lapilli incendiari: decisioni guerresche, ammonimenti bellicisti, avvertimenti minacciosi.

Ed è inesauribile: non vuole perdere una sola occasione, deciso a cogliere tutte le opportunità, purché siano occidentali, preferibilmente europee.

Sempre attento a non farsene scappare una e prontissimo a non deludere le loro aspettative, soddisfacendo le loro richieste, senza bisogno di troppe sollecitazioni.

Credo che ieri abbia raggiunto il massimo e le abbia fatte impazzire.

Immagino i gridolini di gioia nella lingua del dollaro: wow wow wow.

Presidente, per il bene dell’Italia lei dovrebbe darsi una calmata.

Quando si tratta d’invio di armi letali, e di aiuti militari, ogni lasciata non è persa.

Quando si tratta di guerra, ogni lasciata è vinta!

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