I soldati del battaglione Azov sono asserragliati nelle acciaierie Azovstal in una tra le giornate più cupe della guerra in Ucraina

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Tiziana Ferrario

È una tra le giornate più cupe della guerra in Ucraina. I soldati del battaglione Azov, asserragliati nelle acciaierie Azovstal, non si arrendono e la Russia ha dato il via all’attacco. Ci sarebbero anche molti civili nascosti nei tunnel del complesso che si è trasformato in una trappola. Si preannuncia una carneficina e chi parla di resistenza eroica ha visto troppe serie tv. Questo purtroppo è solo un massacro. È la tragica faccia della guerra che fa solo morti, semina odio e colpisce persone innocenti. Un orrore che va fermato. Ma chi deve fermare tutto questo? Sono tanti gli attori in campo e senza dover ancora una volta ribadire che c’è un aggressore e un aggredito, bisogna anche aggiungere che siamo andati ben oltre.Le sorti di questa guerra sono ormai nelle mani di Putin e di Biden.  Zelensky è aiutato dalle armi occidentali e dall’ intelligence americana. Farà quello che gli verrà detto di fare. Ma quando ne avremo abbastanza di morte e distruzione per poter finalmente arrivare a un cessate il fuoco? Quanto ancora serve a Washington e a Mosca per arrivare a una trattativa? E quanto manca a un punto di non ritorno? Si, è davvero una brutta giornata

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