PD. Finale di stagione

“Tutto il potere ai Sindaci”. Sarebbe questa la costituente? Con Nardella a capo della mozione Bonaccini? Con Agnoletti spin doctor come lo fu anche alle primarie di Renzi? Con Giorgio Gori, lo scissionista che avverte per tempo dei suoi intenti, schierato con il governatore emiliano? Per il quale la parola chiave è “territori”, ma non nel senso del radicamento sociale, piuttosto in senso tecnico-amministrativo, in quanto comuni, comunità montane, aree metropolitane, regioni. Il partito dei Sindaci, appunto.

Al Teatro del Sale di Firenze, ieri, quando si è accennato con Bonaccini al tema del lavoro, nessun riferimento è stato fatto al Jobs act (chi tace acconsente, si sa). Oggi sappiamo che quella fu una specie di lettiana promessa da marinaio, visto che il favorito nel totosegretari non intende, mi pare, privarsene affatto. Tanto più che Bonaccini, solo a sentire la parola “lavoro”, si affanna subito a precisare il ruolo decisivo dell’impresa “nel creare lavoro” (lo racconta Andrea Carugati sul ‘manifesto’ di oggi). Noi ci proviamo a seguire la fase congressuale. Ma questo sembra davvero un congresso con lo spoiler innestato. Con un finale di stagione che fa venire i brividi. Esagero? Lo spero proprio.