La destra è così: Anzichè godere del governo hanno bisogno di menare le mani e solo una risata li seppellirà (sempre si rimanga in vita per farla)

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Solo una risata li seppellirà (sempre si rimanga in vita per farla)
La destra è così. C’è niente da fare. Fascista nell’animo, cioè reattiva, rissaiola e maramalda, prima ancora che reazionaria. Ovvero squadrista. Potendo transitare indifferentemente, avendo la maggioranza, dalla tuta mimetica allo squadrismo in doppiopetto. La Commissione sul Covid avrà con ogni probabilità lo stesso esito della Mitrokin, cioè il nulla generico. Un polverone accusatorio e propagandistico orientato a screditare Conte e Speranza, anche a copertura degli innumerevoli misfatti, sino all’aperta sedizione, perpetrati dai fascio-leghisti durante il lockdown, nel segno del più sfacciato rovesciamento della realtà. Quelli sì meritevoli dell’attenzione di un tribunale speciale. Son fatti così. Letteralmente saturi di coazione a ripetere. Anzichè godere del governo loro magnanimamente offerto dal quadrunvirato euro-atlantico Draghi, Letta, Mattarella, Renzi, attenendosi con diligenza ai compiti assegnati in agenda (per quanto si sforzino, peraltro, neanche ne son capaci), subito han bisogno di menare le mani. Governare senza un nemico da perseguitare li annoia e ne mette a nudo il pressapochismo. E’ una natura intrinseca e compulsiva, ovvero impulsiva e ossessiva, che emerge dal buio profondo delle viscere. E si alimenta di una visione sostanzialistica e antilegale della politica e del potere. Con una bestia siffatta seduta sugli scranni dello Stato, avendo perso l’occasione, anche per rinuncia, di stroncarla sul nascere, sembra non resti da fare altrimenti che come innanzi al cretino irriducibile a qualsivoglia ragione, specie se con tratti da energumeno. Cioè sottrarsi, avventinizzarsi, lasciando il campo all’arma dell’ironia, cioè ai missili immateriali terra-culo. Essendo questo il vero punto debole della masnada: la perdita del corpo del nemico, con la conseguente retroflessione dell’aggressività nell’inimicizia interna e l’incaglio nel groviglio cieco del grottesco una volta che il nemico si sottrae alla pugna e a tutto quel corredo di eroismo e retorica che sempre alberga negli individui complessati, incapaci di incanalare l’eccesso testosteronico in una sana ed elegante forma di virilità. Molti nemici molto onore, altrimenti si pestano merde. Sottrarre all’aggressore il nemico reale, fisico, ovvero molpiplicarlo come un fantasma. Dal quale si senta assediato come in un incubo. Sotto questo profilo le reazioni di Conte e Speranza sono state giustificate quanto eccessive. Inutile imputare al vigliacco la vigliaccheria. Un tono più scanzonatorio a mio parere non avrebbe guastato. Se sparano le loro commissioni inquisitorie noi risponderemo mandandoli fuori di senno con le nostre vignette.
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