CAUSE PROBABILI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER

per Filoteo Nicolini

CAUSE PROBABILI DELLA MALATTIA DI ALZHEIMER

UN COMMENTO PERSONALE

Oggi sono stato irritabile, ansioso, senza concentrazione, e poi ho dormito poco con quel leggero mal di testa, ieri ero affaticato e stanco. Mi capita “per caso” tra le mani un libro sulla prevenzione dell’Alzheimer, e vi leggo come effetti neurologici del nuovo standard di comunicazione 5G, inorridito, proprio i miei malesseri di oggi!

I rischi per la salute per la presenza dello smog elettromagnetico sono ormai ubiqui, e riguardano tutti. I pericoli del 5G vanno dalle lesioni cellulari, alla diminuizione della fertilità, ai danni neurologici, alla morte cellulare, allo stress ossidativo e l’aumento dei radicali liberi, all’aumento del calcio intracellulare, agli effetti sul nervo acustico e le ghiandole salivari. Continuo a leggere e apprendo che lo stress ossidativo, in particolare, gioca un ruolo chiave in molte malattie croniche degenerative, e non sono da trascurare gli effetti negativi sul sistema endocrino e ormonale. È un quadro per niente tranquillizzante, sembra un preludio a un decadimento generale della popolazione anche giovanile che prepara il terreno alle disabilità future e le patologie.

Dopo questa prima lettura, si accentua lo stato di ansietà che pretendo occultare avvicinandomi al frigorifero per cogliervi qualcosa che mi tranquillizzi. E qui scelgo una lattina e del formaggio  che ieri ho avvolto in carta da cucina. Tutte fonti potenziali di alluminio neurotossico, sempre secondo il libro, che si aggiunge purtroppo a quell’alluminio già ingerito dopo pranzo nell’antiacido che pure ne è ricco. L’alluminio svolge un ruolo micidiale come neurotossico. Esso si usa inoltre come ingrediente in numerose torte, nelle salse pronte e nei condimenti, nei formaggi elaborati, in moltissimi farmaci, creme, rossetti lozioni e prodotti da bagno, nei vaccini antinfluenzali.

Mentre finisco formaggio e lattina, e la voglia mi è già andata di traverso,  mi informo che rame, ferro e zinco possono in quantità eccessive danneggiare i neuroni, oltre che innescare la produzione di radicali liberi, i quali per la loro instabilità accelerano il processo di invecchiamento. E tra gli aggressori del cervello oltre il rame vi sono, sempre secondo il libro che ora mi segue nel soggiorno, vi sono i grassi saturi che abbondano nei latticini, formaggi, burro, latte e gelato. Qui mi sento quasi al sicuro, perchè il formaggio in piccole quantità è l’unico piacere che mi concedo, appunto in momenti di ansia.

E poi a pranzo oggi mangerò pesce, e ciò mi dovrebbe tranquillizzare. Però il libro mi avverte che….tutti i nostri scarichi finiscono nel mare, e le acque degli oceani e dei mari sono inquinate dalle attività industriali. Quindi, allo scopo benefico di apportare quei famosi grassi ricchi di Omega 3 si possono immettere nel corpo tossici allo stesso tempo. Ed essi possono danneggiare il sistema nervoso. Potrò con prudenza affidarmi a pesci di piccola taglia e con limitazioni?

Il libro è anche prodigo di consigli per la prevenzione dell’Alzheimer, quale per esempio respirare aria pura e camminare a piedi nudi sulla terra umida… tutte cose che faccio fatica ad immaginare qui a Milano, dove ogni boccata d’aria non è proprio salutare, anzi. Come farò, visto che non posso allontanarmi prima di varie settimane per andarmene in montagna? Mi conforta solo sapere che c’è una raccomandazione per la prevenzione: è stato dimostrato che la dose terapeutica giornaliera di cioccolato fondente è 30 grammi, ma con cacao almeno al 80-90%! Ciò per limitare al massimo lo zucchero. Meno male!

Mi informo anche che altre minacce provengono dal mercurio, presente nel pesce di grossa taglia,  ma anche eventualmente nelle amalgame dentarie, che vanno rimosse in una forma sicura e seguita da una terapia di disintossicazione. E il sospetto dei ricercatori si rafforza nei riguardi di una infiammazione delle gengive prodotta dal batterio tal dei tali, batterio che può….raggiungere il cervello, contribuire alla produzione di betamiloide, principale componente delle placche che distinguono l’Alzheimer. Preferisco fermarmi qui.

Il libro che ho sfogliato è “Alzheimer, la epidemia silenziosa” del Dr. Marcello Pamio, Uno Editori, 2019. Ben documentato con argomenti trattati in profondità, ha l’obbiettivo di far conoscere la prevenzione possibile e i modi di curare la demenza. Il modo migliore di leggere il libro è quello di informarsi sugli attuali punti di vista della medicina preventiva, gli strumenti di intervento e i percorsi terapeutici possibili.

Ma c’è un’altra lettura possibile, ed è quella che imperiosamente si è fatta largo nella mia mente. È dettata da una percezione catastrofica di quello che stiamo vivendo qui ed ora. Le minacce per la salute generale causate dalle nostre abitudini di vita e di alimentazione non riguarda solo la malattia dell’Alzheimer.

Filoteo Nicoleo

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.