Fonte: Il Fatto Quotidiano
Senza idee, la sinistra è nella palude
di Antonio Padellaro – Rispondo alle lettere pubblicate qui accanto. Anch’io, caro Cicero, ne conosco alcuni che come la sua amica concordano sul fatto che in Italia va tutto male ma poi votano Giorgia perché Giorgia “gli piace”. Lo fanno per stupidità? O sono degli incalliti masochisti come quei calabresi, di cui scrive Castellarin, che preferiscono tenersi il vecchio e inquisito presidente di Forza Italia piuttosto che votare il galantuomo Tridico? E se prendessimo in considerazione anche il dato elettorale che in ottant’anni di democrazia, o giù di lì, ha visto quasi sempre prevalere la destra, in quanto tale o camuffata da centro moderato (il ventennio democristiano)? Mentre la sinistra per riuscire a governare, oltre a essersi adoperata a favore dei governi tecnici e pseudo-tecnici (Letta, Gentiloni, Monti, Draghi), ha fatto di necessità virtù appoggiandosi per due volte a Romano Prodi, non esattamente un pericoloso bolscevico. In governi che poi ha fatto regolarmente saltare, per un motivo o per l’altro.
Sempre in un libro dei sogni si potrebbe procedere quanto prima alle primarie di coalizione che indichino un candidato premier. Sia esso (o essa) Elly Schlein, o Giuseppe Conte, o il mago di Oz, o chi vi pare purché i partiti escano una buona volta da questa palude di incertezze e reciproca diffidenza. Può sembrare una montagna da scalare (il solo pensiero di mettere d’accordo Renzi e Calenda su qualcosa che non sia il loro ego è roba da brividi) ma si ha il dovere di dare una speranza a metà (almeno) del Paese. Perché non si rassegni al Meloni bis e alla sconfitta permanente.
(Gianni Cicero) – Del commento di Padellaro mi ha colpito la frase: “La destra può perdere voti solo se c’è veramente un’alternativa di governo, con un programma e con obiettivi precisi”. Non ci si rende conto che c’è chi vota a destra e che non voterà mai altrimenti. Del resto i ricchi o i molto benestanti, gli evasori e coloro che hanno la possibilità di evadere, perché dovrebbero lasciare una coalizione che li rassicura sul fatto che potranno continuare a farlo? Poi ci sono gli ignoranti. Sono quelli come una mia amica che concorda con me su quanto vada male l’Italia, ma poi vota Giorgia “perché Giorgia mi piace”. Gente che a stento arriva a fine mese e che vota a destra come i loro datori di lavoro evasori, che non capisce nulla di politica e che si informa solo su telemeloni. Per non parlare di tante altre categorie di lavoratori e non, che votano a destra senza rendersi conto che questa destra non fa i loro interessi. Davvero pensiamo che la stragrande maggioranza dei votanti guardi il programma? Per avere la controprova basta guardare le percentuali di FdI, che superano il 30 per cento, seppure questo governo non ha attuato neanche una sola delle promesse fatte in campagna elettorale.


