Fonte: InfoSannio
Il suicidio ucraino e la III Guerra Mondiale
I soldi dei contribuenti occidentali finiscono nelle tasche della banda Zelensky. Sai che novità. L’Ucraina era il paese più corrotto d’Europa prima della guerra, figuriamoci la pacchia quando sono piovuti miliardi dal cielo. Intere classi dirigenti si sono garantite una pensione d’oro con tanto di ville sparse lungo le più rinomate coste marine. Come premio per aver compiuto il più plateale suicidio nazionale della storia moderna. L’Ucraina come la conoscevamo non esiste più e le sue spoglie sono nelle mani dei russi che si fermeranno solo quando otterranno con la forza tutte le garanzie che hanno chiesto invano per via diplomatica. Gli occidentali erano certi di ottenere la testa di Putin su un piatto d’argento e di poter finalmente spolpare il mega giacimento russo. Tutta colpa di un cocktail micidiale. Anacronistiche mire espansionistiche della Nato, bulimici appetiti della lobby della guerra, deliri fascistoidi del governo fantoccio di Zelensky e le peggiori classi dirigenti che l’Europa abbia mai avuto nella sua storia millenaria. Risultato, ennesima tragicomica sconfitta occidentale e suicidio assistito della già malconcia Ucraina. Politicanti e stampa al seguito possono blaterare fin che vogliono, ma se Putin avesse osato tramare per anni in Messico per aprirvi basi missilistiche, gli americani avrebbero bombardato a tappeto il Cremlino senza nessuno scrupolo. Già, eppure i geni della Nato a matrice americana pretendevano di trasformare serenamente l’Ucraina in una mega base militare ad un tiro di scoppio da Mosca. Una ipocrisia troppo palese per non essere in malafede. Per non essere frutto di atavici rigurgiti suprematisti e coloniali oltre che di lobbismo bellico fuori controllo. Nulla di nuovo sotto il sole tranne che per l’Ucraina le masse popolari occidentali non si sono mai bevute del tutto le panzane propagandistiche della Nato e dei suoi burattini politici e mediatici. Tipo quelle sulla difesa di una democrazia che loro calpestano per primi o quelle sulla difesa del diritto internazionale mentre contemporaneamente sono complici del genocidio del secolo. Il presidente americano ha addirittura vinto le elezioni promettendo la fine di quella guerra assurda, peccato che sia quell’inetto sessuomane di Trump che non è riuscito nemmeno a smettere di mandare soldi ed armi talmente è schiavo dello stato profondo. Lo stesso che imperversa anche in Europa, con politicanti e stampa al seguito vittime di un conformismo bellicista da psichiatria. Tutti eleganti e sorridenti si trascinano da anni da un vertice inutile all’altro sfornando sanzioni autolesioniste e sottraendo immense risorse pubbliche a cittadini già alla canna del gas. Il tutto per finanziare uno stato marcio ed armamenti che l’esercito russo trasforma in rottami nel giro di qualche ora. Quella occidentale è una sconfitta militare e strategica devastante, ma inutile farsi illusioni. Politicanti e stampa al seguito negheranno la disfatta fino all’ultimo e proveranno a scaricare la colpa su qualche capro espiatorio in modo da riciclarsi. Molti burattini andranno invece come da tradizione a lavorare direttamente per la lobby della guerra col compito di trovare nuove scuse per svuotare gli arsenali e portare avanti la guerra permanente. Tutti eleganti e sorridenti al servizio dell’unica vera ideologia rimasta sulla scena occidentale, quella del profitto lobbistico e personale. La speranza è che la storica disfatta in Ucraina generi una imponente rivolta popolare che dia vita ad una nuova Europa. Trump sta dando il colpo di grazia all’Impero Americano e per noi del Vecchio Continente è una storica opportunità. Finalmente liberi dal fanatismo capitalista, potremo rigettare la deriva lobbistica in nome di una vera democrazia. E potremo eleggere nuove classi dirigenti che riprendano la via della pace tracciata a seguito dell’ultimo conflitto mondiale ristabilendo un amichevole legame con la Russia. Se così non sarà, se i responsabili del disastro in Ucraina la passeranno liscia anche questa volta, la lobby della guerra ed i suoi burattini politici e mediatici, ci trascineranno dritti verso la III Guerra Mondiale.


