di Luigi Altea 28 marzo 2015
Cesare Lombroso, probabilmente, lo avrebbe classificato tra gli infidi, i traditori, o tra i pugnalatori… E tuttavia, poiché le sue teorie sono, come si sa, senza alcun fondamento scientifico, avrebbe avuto torto. Perché Matteo Orfini è soltanto un abilissimo opportunista.
Figlio di un regista e produttore cinematografico, ha capito fin da piccolo di non poter mai diventare un protagonista, e ha avuto l’accortezza di scegliersi un primattore cui fare da comprimario.
E’ toccato così prima a D’Alema e poi a Bersani il compito di allevarlo nel loro seno…
Poi c’è stata la rottamazione e per uno come Matteo Orfini la scelta era obbligata: mettersi al servizio del nuovo principale.
Lunedì prossimo, alla Direzione del PD, sarà riservato proprio al neo gerarca del renzismo fare la parte dell’esecutore dei suoi ex amici ed ex compagni: scampoli residuali di una sinistra stinta e lacerata, votata al sacrificio e senza più neppure il ricordo e la dignità di se stessa.
Sono altri i luoghi e le piazze dove la Sinistra può riprendere colore e riacquistare sapore…
Sabato scorso era Bologna, oggi è Piazza del Popolo a Roma.
C’è un solo modo per evitare lunedi l’ultima umiliazione e per sfuggire ai risolini sprezzanti delle Clarette del regime: uscire dall’aula cantando Bella Ciao.


