Con la sconfitta di Trump, campione mondiale dell’anti-politica, cambia aria per tutti gli imitatori anche nostrani (Salvini, Di Maio, Grillo)

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fabio Martini
EBBENE SI, JOE BIDEN E’ UN PROFESSIONISTA DELLA POLITICA
E DA 48 ANNI CONQUISTA IL CONSENSO SENZA DEMAGOGIA.
TRUMP E’ STATO IL CAMPIONE MONDIALE DELL’ANTI-POLITICA.
ORA CAMBIA ARIA PER TUTTI GLI IMITATORI, ANCHE NOSTRANI
Nell’altalena di eventi straordinari, mai visti prima di queste ore si fatica ad individuare una gerarchia di notizie oltre alle tre fondamentali, evidenti a tutti: Biden ha vinto, Trump ha perso, Trump ha perso con disonore. E allora vale la pena anticipare un dato di analisi, prima che se ne accorgano gli esausti commentatori di queste ore,: quella di Joe Biden è la vittoria costruita da un professionista della politica. Entrò per la prima volta nel Congresso 48 anni fa, ha sempre riconquistato il proprio seggio con il consenso dei suoi elettori e attraverso gli argomenti non demagogici che lo hanno portato alla Casa Bianca. E’ un organizzatore, ha saputo armonizzare le diverse anime dem dietro la sua immagine rassicurante. Con Trump perde, non tanto la persistente insofferenza contro l’arroganza e l’egoismo di certe élites, ma una demagogia populista insolente e talora eversiva, che ha tanti imitatori in giro per il mondo. Anche dai noi. Salvini aveva il berrettino di Trump, ma si può essere populisti anche senza fregi: Grillo e il suo Vaffa, Di Maio e le sue insolenze sono tutte figlie delle stessa stagione. La svolta negli Stati Uniti fa suonare la campanella di allarme per tutti gli imitatori.
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