Autore originale del testo: Federico Leo Renzi
Confindustria boccia lo sciopero generale del 16 dicembre. Così oggi scopriamo che nel Draghistan il padronato deve dare l’assenso perché i lavoratori possano usufruire del privilegio di lottare compatti contro le vessazioni che i datori di lavoro gli infliggono. Ce ne ricorderemo per quando i padroni chiederanno incentivi per delocalizzare.
L’altra notizia è che in una notte spuntano 3,2 miliardi di euro in più da mettere nella legge di bilancio. Probabilmente l’esecutivo se li era dimenticati sotto il materasso, e dopo l’annuncio dello sciopero generale si è improvvisamente ricordato dove li aveva nascosti.
Lo stesso pubblico che l’altro giorno alla Scala applaudiva Mattarella come salvatore dalla peste oggi scopre di esserne un focalaio. Evidentemente i poteri taumaturgici del Presidente della Repubblica a teatro non prendevano.
Come ciliegina sulla torta, proprio alla viglia dei mondiali di calcio da disputare in Qatar, in Italia parte la petizione per creare vagoni separati per sesso sui treni regionali lombardi, la regione più avanzata e più internazionale fra quelle del Belpaese. Evidentemente la globalizzazione economica e dei costumi dopo cent’anni di movimento univoco comincia a farsi biunivoca. A forza di progredire, fra poco importeremo la lapidazione delle adultere.


