D’Alema avversario ideale di Renzi

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Fonte: facebook

di Alfredo Morganti 8 ottobre 2016

Renzi ritiene D’Alema il suo avversario ideale. Contro di lui si sente di esprimere tutta la retorica smart e giovanilista del suo repertorio peggiore. Gli attacchi contro D’Alema sono durissimi e personali, difatti. Ma proprio per questo lo stesso D’Alema è anche (e soprattutto) il suo peggior avversario. Non solo perché è preparato e combattivo. Ma anche perché contro di lui Renzi tira fuori, appunto, il peggio di sé, con tutto il repertorio di presunzione e arroganza che il premier è capace di esprimere. Dinanzi a D’Alema, Renzi smette di pensare, fa politica con la pancia, parla alla parte meno nobile dell’elettorato, fa lo spaccone, diventa rozzo. E in questo modo lascia più di qualcuno perplesso.

Il problema è che Renzi per esprimersi ha bisogno di un avversario, di un nemico, non ha autonomia. Sono le cose che impara dai guru, e di più peraltro non saprebbe fare. Oltre l’uno-contro-uno in tv e gli assoli senza contraddittorio proprio non sa andare. E studiare peraltro non fa per lui…

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1 commento

cambio1715040 9 Ottobre 2016 - 10:41

OLTRE IL PESSIMO SI E LO STERILE NO, PER NON SFASCIARE DEL TUTTO IL PAESE, PERCORRIAMO UNA VIA COSTITUZIONALE IN DISCESA

C’è
una via bellissima, perfettamente percorribile e in discesa per
ricondurre tutto a un momento esaltante per il Paese. L’accesso è poco
visibile, ostruito dall’incredulità, mascherato da falsi preconcetti, e
purtroppo chi lo indica insistentemente, non ha nessuna paletta, ne
divisa autoritaria, ne riconosciuta autorevolezza, e nonostante si
sbracci da tempo, trova pochi curiosi o umili pronti a dare
un’occhiata e a dire: ” Che bella! Condivido! Ma vanno tutti di là..!”

Si tratterebbe di dare corpo ad un’agenda di
proposte da accostare parallelamente ad un NO CHIARO FORTE E TONANTE, non affidate a editoriali e libri, ma da porre duramente sul piatto
nella forma Costituzionale degli artt. 71 e 50 in congiunzione
sinergica, rafforzate, se del caso, con l’art. 40, e affidate ad una
Sovranità Popolare Realizzata, non solo enunciata, per proporle/imporle
“coram populo”, al Parlamento.

Tale agenda potrebbe:
– aggiungere al NO una sinergia sicuramente vincente giacchè
smonterebbe ogni spunto propagandistico del PdC e dei vari catastrofisti, perchè le riforme saranno fatte più numerose e migliori

richiamare la gioventù che non si vede ai dibattiti sul NO, giacchè
pare difficile che possa vedere in una negazione dura e pura una
prospettiva interessante, capace di incidere su disoccupazione,
precariato, vaucher, emigrazione, pensioni incerte ma misere
– tenere unita la Cittadinanza ricompattando la metà che aspira a buone riforme con quella che si accontenta persino di questa
– ricomporre la frattura che si delinea anche nella cultura progressista

rilanciare autorità e autorevolezza della Carta proprio col suo
esercizio diretto, blindando non tanto la lettera, ma, più importante, il suo
Spirito Originale ed Autentico, la sua Essenza.
– annichilire l’arroganza della “casta” del SI e del NO (Salvini, Brunetta,etc)
– rilanciare il concetto di Sovranità Popolare
– recuperare un minimo di dignità di Cittadinanza

andare oltre le sole riforme Costituzionali per dare soddisfazione alla
Cittadinanza che non è tanto sensible ad essa, quanto ai temi che
toccano la vita quotidiana, le spese assurde e superflue della politica,
una legge elettorale non fatta da una maggioranza per la conservazione
del potere, una legge anticorruzione non fatta da corrotti e corruttori,
una riforma fiscale equa, etc.

Ho avuto occasione di sottoporre l’ipotesi a
diversi proff del Comitato del NO sia direttamente che per rmail, una
decina ha espresso appezzamento, condivisione, un paio persino
entusiasmo. Ma non un’adozione operativa adducendo tempi ormai troppo
stretti o altro: motivi che non condivido perchè anche solo l’avvio
della pratica darebbe effetti dirompenti!

Disponibile H24 per approfondimenti su un tema che curo da molto e che credo ben sviluppato.

Auguri
per una grande WOODSTOCK (by “il Fatto Q.) che sia capace di andare
oltre il NO e cambiare il futuro con la Rivoluzione Costituzionale e
Gloriosa!

Paolo Barbieri

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