D’Alema dice verità che gli italiani non vogliono sentire (VIDEO ESCLUSIVO)

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gian Franco Ferraris

di Gian Franco Ferraris, 15 gennaio 2018

… sarà tre volte Natale…

Oggi sono stato a Casale Monferrato ad ascoltare Massimo D’Alema, intervistato dalla giornalista casalese Monica Triglia, potete vederlo nel video pubblicato qui.

La sala, piuttosto piccola, era stracolma di persone, in gran parte attempate. D’Alema era in gran forma, si è messo a disposizione con generosità e disciplina, da politico di razza quale è da sempre, e sta girando l’Italia in lungo e in largo, non solo in Puglia dove sarà candidato, per incontrare persone in carne ed ossa, animato da vera passione politica. Il suo intervento è stato chiaro e convincente, meno polemico del solito, ha detto delle verità semplici che dovrebbero essere evidenti a tutti.

Sull’attuale campagna elettorale, quasi si stupisce che Berlusconi o il suo emulo Renzi non abbiano ancora promesso che “sarà tre volte Natale” come cantava Lucio Dalla;  le promesse mirabolanti si sprecano anche perchè sanno che nessuno vincerà le elezioni e quindi non saranno chiamati a mantenerle.

La prima domanda è stata sul lavoro: c’è la ripresa economica ma a questa non corrisponde la ripresa dell’occupazione. D’Alema risponde che il lavoro è il problema fondamentale dell’Italia, in tutta Europa c’è la ripresa economica ma la ripresa italiana è quella più lenta perchè per motivi strutturali l’Italia ha difficoltà a cogliere la ripresa. Ma chi sta beneficiando di questa ripresa? Cresce la rendita finanziaria e diminuiscono i redditi da lavoro, e questo spiega anche il malessere che c’è nel paese. Con la diffusione della tecnologia è aumentato lo sfruttamento del lavoro e i lavori precari; il governo ha smantellato i diritti dei lavoratori, mentre servirebbe un nuovo statuto dei diritti dei lavoratori, che dia garanzie e e dignità a tutti, a partire dai giovani, costretti a lavorare per paghe miserevoli. Un giornale ha scritto che siamo usciti dal Pd perchè odiamo Renzi, in verità la vera domanda da porsi è perchè siamo andati via così tardi.

Secondo argomento: le disuguaglianze e la povertà. D’Alema risponde che la lotta alle disuguaglianze è la ragione fondativa della nuova formazione politica e si richiama al libro di Norberto Bobbio “Destra e sinistra“, a cui Renzi ha voluto scrivere una postfazione, in cui ha sostenuto che le categorie destra e sinistra sono superate e che piuttosto bisogna distinguere tra innovatori e conservatori e che i conservatori dei vecchi valori vanno rottamati. Battersi per l’uguaglianza è più attuale che mai, dato che le grandi ricchezze sfuggono alla fiscalità e almeno 138 miliardi di euro di redditi evadono le tasse.

Lo slogan della destra “meno tasse per tutti” è sbagliato, semmai i ricchi dovrebbero pagare più tasse per consentire una riduzione delle tasse per la maggior parte delle persone. Si parla spesso degli sprechi nella sanità;  ma in Italia la spesa sanitaria non è alta, è il 6% del pil, mentre in Francia e Germania è al 8% e negli Stati Uniti dove è in gran parte spesa privata è del 12-13%. Se ci sono degli sprechi,  vanno combattuti, ma la sanità va garantita.

Si parla di congelamento della spesa pubblica per cinque anni, ma in realtà va bene per la finanza ma non per i cittadini, che hanno bisogno di una sanità migliore, di investimenti in infrastrutture e di occupazione, perchè la spesa pubblica di qualità costituisce un volano per la crescita economica del paese; per questo motivo LeU ha votato contro la legge finanziaria del governo Gentiloni, perchè la loro proposta di abolire i superticket nella sanità non è passata ma il governo si è affrettato ad assecondare le richieste di Lupi, che poi si è alleato con Berlusconi. Milioni di persone hanno rinunciato a curarsi, è un fatto intollerabile non solo per la sinistra ma anche per il mondo cattolico.

La crescita può essere fatta da cose molto diverse, il fatto che si vendano più telefonini o più libri dal punto di vista del pil è uguale, ma la qualità della spesa è diversa, dobbiamo guardare alla qualità sociale, culturale e ambientale della spesa.

La giornalista: lei sta dicendo cose di sinistra, come piacerebbe a Nanni Moretti. D’Alema risponde di aver sempre non solo detto ma anche fatto cose di sinistra, e di aver avuto la fortuna di lavorare con Enrico Berlinguer, che alla domanda di un giornalista “qual è la cosa di cui è più orgoglioso” avrebbe potuto dire di aver portato il PCI al 34% e invece rispose che era orgoglioso di essere rimasto fedele agli ideali della gioventù.

Sull’immigrazione, D’Alema sostiene che non siamo di fronte a un’invasione, ma anzi il saldo demografico è negativo e ogni anno l’Italia perde 40-50 mila abitanti, molti albanesi tornano a casa loro e circa 25.000 italiani sono emigrati in Albania. L’emigrazione tocca anche la sua famiglia, i suoi avi emigravano in Argentina e ora sua figlia vive da otto anni a New York e il figlio studia a Londra.

Le politiche di destra finiscono per favorire la destra, perchè gli elettori votano l’originale. Cosa si dovrebbe fare? Innanzitutto abolire la legge Bossi-Fini e fare una politica seria di integrazione, come ha fatto la Germania, che ha investito sulle scuole e sulla formazione.

Domanda: cosa direbbe ai giovani che in gran parte non vanno a votare? D’Alema risponde che non direbbe nulla ai giovani disinteressati alla politica perchè non lo ascolterebbero, spera solo che abbiano la consapevolezza che se non si occupano di politica, di certo la politica non si occuperà di loro.

Domanda: cosa pensa che succederà dopo le elezioni? D’Alema sottolinea che la legge elettorale è un danno per il paese, è stata concepita contro Liberi e Uguali e contro i 5 stelle ma danneggia anche il Pd; è una legge truffa, che prevede il “trasferimento del voto”, cioè se voto Bonino ma la sua lista non raggiunge il 3% i suoi voti vanno al partito che ha preso più voti, cioè voto Bonino ed eleggo la Boschi, come ha sostenuto anche Emma Bonino, che poi si allea con il Pd, ma questi sono i misteri della politica.

Il richiamo al voto utile è una stupidaggine, perchè è molto probabile che non ci sia una maggioranza, mancheranno alla destra circa 50 deputati, e tutti sanno che il giorno dopo le elezioni le coalizioni si scioglieranno perchè sono solo ammucchiate per prendere voti; siccome nessuno vincerà le promesse elettorali non saranno mantenute.

Il vero voto utile è quello a Liberi e Uguali, per portare in Parlamento la voce della sinistra per difendere i diritti fondamentali dell’uomo, il lavoro, la democrazia, la Costituzione.

Renzi con disprezzo dice che Liberi e Uguali è il partito di D’Alema ma non è così. Liberi e Uguali ha un leader che è Pietro Grasso e D’Alema non pensa di essere il futuro ma non può sottrarsi dal dare il suo contributo per costruire un nuovo centro sinistra e una nuova classe dirigente che sappia affrontare i problemi del paese.

Gramsci scrisse che “una generazione che disprezza le generazioni precedenti è la dimostrazione della propria mediocrità”.

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4 commenti

veschi tarcisio 16 Gennaio 2018 - 11:27

La ripresa economica è più lenta in Italia, rispetto agli altri paesi, è anche perché la classe politica è palesemente inconcludente, inattiva, arroccata su posizioni ormai vecchie e superate, servile al potere finanziario extra nazionale. Nulla è stato fatto da decenni per supportare la famiglia in senso tradizionale, ( Incentivi sulla Casa per le giovani coppie , asili ) mentre il debito pubblico aumenta irrefrenabilmente, nonostante le restrizioni economiche imposte ai cittadini con tasse e drastici tagli al welfare. (Pensioni, sanità, scuola etc.) Nessuna azione politica per lo sviluppo del lavoro e per la produzione massiccia di energia rinnovabile. Inoltre , l’esempio di Casta privilegiata , distaccata dai problemi reali dei cittadini, marcando le differenze di classe sociale, La mancanza di dignità dei politici migranti da un partito all’altro, per coalizioni di convenienza personale o di intrighi, rendono l’idea di come gli Italiani siano disgustati da questi comportamenti disdicevoli e opportunistici.

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Aguyar 17 Gennaio 2018 - 10:25

Ah beh……siamo ancora al dare la colpa ai politici. Buona dormita.

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disqus_VKUtLIms5T 17 Gennaio 2018 - 13:13

E CHI ALTRI SE NO ???

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disqus_VKUtLIms5T 17 Gennaio 2018 - 13:12

ABBIAMO UN APPARATO POLITICO ABNORME CHE E’ UN VERO E PROPRIO MACIGNO SULLA STRADA DEL PROGRESSO E DELLO SVILUPPO DI QUESTO PAESE…

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