Democrazia = sovranità popolare!

per tonigaeta

di Toni Gaeta 28 ottobre 2016

Un errore che commettono anche molti sostenitori del NO al referendum costituzionale é quello di non collegare gli aspetti istituzionali, con le soluzioni dei problemi di vasti settori sociali, tutti insieme definibili con il termine “popolo”.

Le istituzioni “democratiche”, infatti, si differenziano da quelle oligarchiche e/o accentuatamente autoritarie (dittatoriali), per la loro caratteristica di riflettere tutte le istanze popolari, espresse a maggioranza da lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, disoccupati e inoccupati, pensionati, bisognosi di assistenza sanitaria gratuita (quindi pubblica), giovani coppie in lista di attesa per l’assegnazione di un alloggio popolare.. etc.

Le istituzioni “oligarchiche”, invece, tutelano le necessità espresse dalle categorie sociali più avvantaggiate (imprenditori con significativo fatturato aziendale, banchieri, professionisti con considerevole e danarosa clientela, “politici” di professione – come tali fortemente retribuiti, pur senza impegno sociale -, possessori di beni immobili, di titoli azionari e/o obbligazionari, che garantiscono cospicue rendite finanziarie (poco o niente tassate), grandi manager privati o di stato, etc.).

E’ del tutto evidente che la vastità dei ceti popolari richiede la moltiplicazione delle istituzioni democratiche, affinché la sovranità del popolo possa essere esercitata a tutti i livelli e in tutte le aree geografiche. Così come é del tutto evidente che i ceti sociali privilegiati hanno interesse a svuotare di contenuti democratici le istituzioni ovvero ad abolirle del tutto. Questa é la vera sostanza del referendum costituzionale, cui noi cittadini siamo chiamati ad esprimerci !

Quando chi dice che l’eliminazione di molte istituzioni rende più snello e, quindi, meno costoso e più facile il compito di governare un Paese, é evidente che auspica un governo oligarchico ! Anche nel caso di chi sostiene che la presenza di una miriade di piccoli e medi enti pubblici (elettivi e non elettivi) favorisce il malcostume (con il facile sottrarsi al controllo), l’evasione, la concussione e la corruzione, etc., non comprende che non sarà mai una carta costituzionale a eliminare questi “difetti” tipici della “burocrazia statale” !

Non c’è bisogno, infatti, di cambiare la Costituzione democratica, per ottenere apprezzabili risultati, facendo uso di severe e buone leggi, che tutelano il popolo e non gli esponenti dei ceti oligarchici ! C’è chi vuole in tutti i modi ignorare che a questa degenerazione hanno alacremente lavorato i ceti privilegiati (soprattutto “politici” di professione e grandi manager di stato !): gli stessi che ora vogliono una Costituzione oligarchica, che consenta loro di non essere più sottoposti alla sovranità e, quindi, al controllo popolare !

Pertanto, rendere realmente popolari le istituzioni democratiche (sostenendo il NO) é l’esatto contrario del privare il popolo dei suoi legittimi strumenti di esercizio della sovranità democratica (sostenendo il SI). E’ sufficiente, infatti, fare leggi che obbligano le forze dell’ordine pubblico e la magistratura a non usare eccezioni negli atti repressivi ! Approvare, inoltre, leggi che limitano fortemente le retribuzioni dei “politici”, dei grandi manager di stato e delle aziende a partecipazione pubblica ! Fare questo tipo di leggi consentirebbe a qualsiasi governo di poter disporre del denaro pubblico, per provvedere a tutte le necessità dei ceti popolari !

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