Diciotti: il pieno successo degli inutili idioti – Di Maio, Fico, Grillo

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini – 21 febbraio 2019

Ma questi son proprio degli idioti, anzi degli stupidi certificati col metodo Cipolla.
Con questa farsesca consultazione hanno ottenuto tre scopi in una sola mano:
-sputtanare ogni idea di democrazia diretta, partecipata, deliberativa o come diavolo la si vuole aggettivare;
-sancire l’insipienza del gruppo parlamentare;
-plebiscitare la leadership di Salvini sul ‘movimento’ sollecitando in suo favore la mobilitazione diretta dei propri iscritti.

Tre colpi di martello sui coglioni sferrati con ogni probabilità artefacendo il risultato secondo i desiderata della ‘piattaforma’ dei buoni selvaggi, cioè con l’aggravante del raggiro, se non del dolo, e senza peraltro celare una clamorosa spaccatura di carattere identitario.

Che ora si conclama non solo nella rappresentanza parlamentare e in quel tanto di classe amministrante impegnata sul territorio, ma anche nella la base militante e di opinione.
Il tutto per permettere a Di Maio “primaditutto” e soci di continuare a giocare a fare i ministrini nel governo Salvini. Al prezzo dell’autoscioglimento dell’intera tribù pentastellata, superando il Pd nella comparazione comico-storica, e persino Lotta Continua.

Pieni voti all’esame di stupidità. Con lode.

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Luigi Di Maio su facebook lunedì 18 febbraio ha scritto::

Grazie a tutti i 52.417 iscritti che oggi hanno partecipato alla votazione online su Rousseau.

Far votare i cittadini fa parte del nostro DNA, lo abbiamo sempre fatto come accaduto per il contratto di Governo, per la scelta dei nostri parlamentari o per i programmi. L’altissimo numero di votanti dimostra anche questa volta che Rousseau funziona e si conferma il nostro strumento di partecipazione diretta.

Con questo risultato i nostri iscritti hanno valutato che c’era un interesse pubblico nella vicenda Diciotti e che era necessario ricordare all’Europa che c’è un principio di solidarietà da rispettare.

Sono orgoglioso di far parte dell’unica forza politica che interpella i propri iscritti, chiamandoli ad esprimersi. Presto ci saranno votazioni anche sulla nuova organizzazione del MoVimento 5 Stelle.

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Roberto Fico “Ho già detto pubblicamente che se una richiesta di autorizzazione a procedere arrivasse a me mi farei processare”. De Carolis su Il Fatto Quotidiano

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Beppe Grillo (ANSA 21 febbraio 2019) : “Non c’è mai stato un bisticcio”. Lo afferma Beppe Grillo, uscendo dall’hotel Forum, a chi gli chiede se abbia fatto pace con Luigi Di Maio. E a chi gli ricorda le sue parole di ieri (“Di Maio ha solo 32 anni ci vuole un po’ di pazienza”) Grillo risponde con una risata.

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da “La Repubblica” – 21 febbraio 2019

M5S, accordo Grillo, Di Maio e Casaleggio: “Nuova organizzazione per essere più competitivi alle amministrative”

M5S, accordo Grillo, Di Maio e Casaleggio: "Nuova organizzazione per essere più competitivi alle amministrative"
Beppe Grillo ieri all’uscita dall’Hotel Forum con un finto cuore di plastica (ansa)

Il vicepremier annuncia una riforma “a livello nazionale e territoriale”. Probabili modifiche sul secondo mandato: “Rivedremo anche le regole per i consiglieri comunali”. E sulla Diciotti nega nuovi dissensi in vista del voto in aula: “Non ne ho notizia, sono contento se c’è chi si adegua alla scelta degli iscritti”. Grillo: “Mai stati bisticci”

Luigi Di Maio, Beppe Grillo e Davide Casaleggio sono d’accordo sulla necessità di dare una nuova organizzazione ai 5Stelle. E’ la conclusione del vertice all’hotel Forum di Roma che ha visto riuniti a pranzo dopo diverso tempo il capo politico dei 5Stelle, il suo Garante e il fondatore della piattaforma Rousseau. “Concordiamo tutti che serva un’organizzazione del M5S sia a livello nazionale che territoriale” per essere “più competitivi alle amministrative”, ha detto Di Maio al termine dell’incontro, mentre Grillo ha smentito “bisticci” col capo politico.

Un summit per una riflessione a tutto campo sul Movimento che deve fare i conti con il giudizio severo delle urne. I 5Stelle infatti sono usciti con le ossa rotte dalle elezioni regionali in Abruzzo e sembrano destinati ad una nuova probabile sconfitta in quelle previste in Sardegna domenica prossima, mentre la Lega continua a sottrargli consensi. Per questo nei giorni si era aperto un dibattito anche su alcuni tabù come il limite del doppio mandato per gli eletti. Che in parte di Maio ora conferma, annunciando che la discussione con gli iscritti sul nuovo modello organizzativo toccherà anche “alcune regole che riguardano i consiglieri comunali”

Ma il movimento è scosso anche da un profondo dissenso sulla scelta di negare l’autorizzazione a procedere contro Salvini sul Caso Diciotti (voluta dal 59 per cento degli iscritti mentre ben il 41 per cento ha votato a favore). E dalla possibilità che in aula al Senato alcuni dissidenti possano votare per il via libera al processo, rischiando l’espulsione. Ma Di Maio nega: “Non ho notizie di questo – ha risposto –  Dico che la nostra forza è la partecipazione della democrazia diretta. Ci sono stati dei risultati e circa il 60% ha votato nella direzione di riconoscere l’interesse preminente dello Stato. Io non credo che bisogna usare questo dato per discorsi da Prima Repubblia, alla Cirino Pomicino: se gli iscritti decidono una linea sono contento se sento dei senatori dire che si adeguano”.

Quanto ai rapporti tra il vicepremier e Grillo, che ieri aveva affermato “Di Maio ha solo 32 anni ci vuole un pò di pazienza”, è stato lo stesso Garante oggi a smentire dissapori: “Non c’è mai stato un bisticcio” ha detto rispondendo ai giornalisti con una risata fuori dall’hotel Forum.

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di Fausto Anderlini

Facezia in pigiama

Quando vedo taluni esponenti grillini, come Bonafede e Giarruso, solo a titolo di esempio, mi viene immediata l’associazione antropologica e persino morfologica con quegli azzeccagarbugli nel reclutamento dei quali Di Pietro con la sua Italia dei valori era maestro. Un vero talent scout. Razzi e Scilipoti, su tutti. Del resto dopo il referendum pro Salvini il M5S è a tutti gli effetti evoluto come un Movimento di Responsabili. La differenza rispetto ai tempi che videro le gesta di quei primi figuri è che Berlusconi si limitò ad ingaggi mirati onorati a suo di quattrini. Mentre qui un intero partito si è consegnato a Salvini senza chiedere un euro. Responsabili ma onesti.

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1 commento

Carlo 22 Febbraio 2019 - 9:03

Faccio parte di quel 41% che ha votato perchè crede che nessuno sia superiore alla legge e voglio sommessamente far osservare che il 59% non ha voluto affermare il contrario.

Infatti il comunicato di Di Maio dice che quella percentuale ha ritenuto che la problematica degli sbarchi in Italia sia competenza solo italiana, ma europea ed il Governo ha voluto in questo modo porre all’attenzione dell’Europarlamento il tema “sbarchi”.

Certo sarebbe stato meglio, per l’autore del pezzo, che la crisi avesse prodotto una lacerazione nel Governo con dimissioni del Presidente Conte e sua sostituzione con Presidente “similMonti” per poi fare campagna contro e acquisire consensi.

Per cui penso che si possa continuare a lavorare per migliorare il nostro paese.

UN PICCOLO NUMERO 200mila.

Il 21.febbraio 2019 l’INPS ha certificato che In Italia ci sono 200 mila cittadini che hanno un contratto stabile.
200 mila famiglie possono guardare al futuro in modo più sereno.
Un cenno di miglioramento della qualità della vita di quegli italiani.
Al contempo, si inizia a dimostrare che Jobs Act e precarietà non sono state le strade giuste per le classi meno abbienti.

carlo

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