Le parole di Draghi in visita nel Paese libico al cospetto del governo guidato dal primo ministro Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh faranno storcere il naso a più di qualche esponente della maggioranza in Italia.
Da Tripoli il premier ha ringraziato esplicitamente il governo libico per “i salvataggi” dei migranti in mare, aggiungendo che la questione migratoria non rappresenta “solo un problema geopolitico ma anche umanitario”.
Durante la sua prima visita da premier all’estero, Draghi ha riservato poche parole al tema migranti e diritti umani, concentrandosi di più sul “momento unico” per ricostruire “un’antica amicizia” tra i due Paesi.
“Sul piano dell’immigrazione noi esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia.
Ma il problema non è solo geopolitico, è anche umanitario e in questo senso l’ Italia è uno dei pochi Paesi che tiene attivi i corridoi umanitari”, ha dichiarato Draghi nel corso di una conferenza stampa congiunta con il primo ministro libico Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh.
E ancora: “Il problema dell’immigrazione per la Libia non nasce solo sulle coste, ma si sviluppa anche ai confini meridionali. L’Ue è stata investita del compito di aiutare il governo libico anche in quella sede”.
Bartolo critica Draghi: “Stupito per gli elogi alla Libia su migranti e salvataggi”
L’eurodeputato e vicepresidente della Commissione Libe a Bruxelles, Pietro Bartolo ha attaccato Draghi per il suo intervento a Tripoli sull’operato della Libia riguardo immigrazione: “Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, ha fatto bene a recarsi in Libia per colloqui con la nuova dirigenza del Paese.
La stabilizzazione di quel Paese è un obiettivo fondamentale per tutta l’area del Mediterraneo”.
L’ex medico di Lampedusa ha aggiunto: “Si resta, però, interdetti se non stupiti per l’affermazione del presidente Draghi quando sostiene che ‘sul piano dell’immigrazione noi esprimiamo soddisfazione per quello che la Libia fa nei salvataggi e nello stesso tempo aiutiamo e assistiamo la Libia'”.
Ha poi continuato: “Cosa fa la Libia per i salvataggi? A noi risulta che, quando opera, e in molte occasioni supportata dalla logistica dell’europea Frontex, la Libia riprenda i migranti in fuga e li riporti nei centri di detenzione, veri e propri lager”.
Ha infine concluso: “Mi sarei aspettato dal presidente Draghi, pur in un contesto delicato come la prima missione, un atteggiamento più aderente alla realtà e orientato a sottolineare l’urgenza di garantire in Libia il rispetto immediato a categorico dei diritti umani.
Ci si augura che il presidente abbia l’opportunità di chiarire e illustrare al più presto possibile qual è la posizione ufficiale del governo”.


