Eccessiva, cattiva o dirottata spesa?

per Vecchia Talpa
Autore originale del testo: vecchia talpa
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di Vecchia Talpa  7 aprile 2016

Le “privatizzazioni” in Italia hanno una costante continuità Si è partiti dalla più grande e massiccia privatizzazione all’epoca di Prodi che regalò ai privati moltissimo del patrimonio produttivo e non, dello Stato. Tutte quelle aziende spolpate dai privati sappiamo come sono andate a finire. Una su tutte l’ILVA.
Poi negli anni è stato un continuo svendere. E’ ancora oggi continuiamo a svendere.
Ma la più subdola delle privatizzazioni è quella che sta avvenendo sotto i nostri occhi, ma che nessuno chiama col suo nome. Svendita della Sanità pubblica al privato, sotto le mentite spoglie della riduzione dei costi. Che è un modello di inventiva tutta italiana.
La si fa non mettendo sul mercato, anche al prezzo di svendita, il patrimonio fatto non solo di strutture, ma di professioni, intelligenze, ma svuotando questa ricchezza che fino a pochi anni fa ci era invidiato in tutto il mondo, modello di efficienza e efficacia e lasciando che i privati carpiscano e si appropriano di quella nicchia di “mercato” che sono i malati e l’esigenza di cure.
Il SSN in dieci anni ha visto ridursi i finanziamenti e oggi siamo al 6,6% del PIL, e con un PIL in caduta libera, relegando l’Italia al terzultimo posto fra i Paesi Ocse.
E se le prestazioni diventano “non necessarie” se le liste di attesa si allungano fittiziamente, come la magistratura ha scoperto ampiamente, fino a raggiungere tempi biblici, e i ticket arrivano a uguagliare il costo che offre il mercato con tempi assolutamente più brevi, insomma “Se il servizio pubblico non funziona o è lento, il cittadino che ha bisogno di curarsi finisce per pagare di tasca propria”. Come ha avuto modo di dire Costantino Troise, segretario dell’Anaao Assomed, associazione nazionale medici e dirigenti del servizio sanitario nazionale
E si continua a tagliare servizi e prestazioni, quando è ormai lapalissiano che “l’eccessiva” spesa è invece  una “cattiva” spesa o meglio una dirottata spesa e se non si interviene per renderla “buona” ma si tagliano le prestazioni, il ciclo si chiuderà solo quando il tutto si esaurirà svuotando il SSN e ingrassando le assicurazioni private che nel frattempo stanno allargando il plafond di offerte per polizze vita e salute.
Ora questa tendenza si è palesata anche grazia al rapporto Trasparency di Cantone che ha scritto punto punto le inefficienze del SSN e la ministra Lorenzin ( che povera figlia di mamma non sa nemmeno lei come e perché sta li a fare la ministra) lei che continua a tagliare servizi e prestazione si dice d’accordo con Cantone (? come si fa ad essere d’accordo e operare in senso contrario?) e che a giorni presenterà un pacchetto di misure per porre rimedio.
Scommettiamo che provvederà a tagliare ancora servizi e strutture e prestazioni? Perché dice lei se tagliamo le occasioni (fornitura di beni e servizi) diminuirà automaticamente la polpa da spolpare della corruzione!
Elementare Watson, elementare!

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