Fonte: Il Fatto Quotidiano
Elena Basile: La squallida zona grigia delle élite occidentali
La classe dirigente, malgrado il tracollo intellettuale e morale, ha una dote importante. Il senso di appartenenza produce lealtà e solidarietà all’interno, tra i politici, anche se appartengono a campi avversi, tra analisti, tra diplomatici, funzionari amministrativi, tra giornalisti e guru dei talk show. Nel mondo dell’opposizione alle destre e al centrosinistra a esse molto simile, anche se in genere si riscontra un livello di onestà intellettuale maggiore, non esiste la collaborazione tra piccoli leader, giornalisti, analisti, tribuni ammessi da mamma tv. Si tratta di segmenti schizzati, ciascuno va per sé. Gli oppressi sono monadi che non sfuggono al magnetismo del potere. Come non ricordare l’analisi lucida e disperata di Primo Levi della zona grigia, delle complicità che non salvano gli offesi?
Ascolto Tajani e Gentiloni, che ho conosciuto come ministri degli Esteri, invocare la continuazione del sacrificio dei ragazzi ucraini al fronte contro i tentativi di mediazione in corso tra Trump e Putin e mi sembra impossibile che due uomini moderati, miti di carattere, possano sporcarsi le mani di sangue e sostenere la nuova Europa scandinava, baltica, polacca, che ha abbracciato la retorica bellicista del ventennio fascista. I territori, la pace giusta! Il ceto politico, che ho avuto modo di conoscere, ha alcuni tratti comuni, la moderazione e l’obbedienza gerarchica. Soltanto in questo modo si fa carriera, si diviene classe dirigente. Mai si difendono posizioni personali, un’etica personale. Altrimenti si è automaticamente fuori dai circuiti che contano. Come è allora possibile che queste classi dirigenti europee si ribellino all’egemone Trump, e al di fuori del quadro istituzionale della Nato, e in spregio alla Costituzione, caldeggino la guerra? Ritorna la domanda che inquieta: a chi rispondono? Questo il nodo. Le polemiche contingenti, viva la Schlein, abbasso la Meloni, servono a poco se non abbiamo risposte ai quesiti essenziali.


