Francesca Albanese e la disumanità degli umani

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alberto Bradanini
Fonte: La Fionda

Francesca Albanese e la disumanità degli umani

Solo gli esseri umani sanno essere disumani. Quelli che nel creato qualifichiamo come animali si comportano in modo decisamente più umano. La mesta realtà che ci circonda riflette le prodezze di figure politiche dozzinali ed evanescenti, giornalisti reclutati tanto al chilo, accademici/esperti che misurano le parole per il loro rimbalzo su carriera e immagine, pubblici funzionari eviscerati al servizio funzionale di chi sta in alto. Tutti costoro hanno divelto dalle loro arterie ogni traccia di empatia nei riguardi dei loro simili. Ogni istante, uomini, donne e bambini palestinesi vengono massacrati dallo stato sion-nazista di Israele, senza alcuna ragione che non sia riconducibile a malvagità, odio, delirio di potenza, saccheggio e furto di terre. Eppure, coloro che dispongono di poteri o pubbliche tribune tremano all’idea di gridare l’evidenza. Devono obbedire al dominus atlantico, guardiano della finanza privata, dei produttori di armi o dei potenti ricattati per crimini dicibili o indicibili (pedofilia/Epstein, evasione fiscale, corruzione, depravazione senile …).

La realtà è invero plateale: Israele è uno stato terrorista, impunito e impunibile perché come le iene nella giungla dispone dell’astuzia e della forza, guidato da un governo che bombarda tutto ciò che si muove entro un raggio di 500 km dalla sua capitale (Tel Aviv, per il diritto internazionale, non Gerusalemme!), sicuro di farla franca perché protetto dai loro complici (gli amerikani sfrontati davanti alla storia e alla coscienza del mondo), violando la Carta delle Nazioni Unite, uccidendo civili come mosche, demolendo edifici pubblici dove capita (Teheran, Beirut, Gaza e ierlaltro 16 luglio 2025 a Damasco!) in una lista di nefandezze lunga fino al pianeta Marte, tutto e sempre per legittima difesa, che vergogna!

Codardi quali sono, i titolari delle nostre istituzioni – sulla carta guardiani della Costituzione più bella del mondo, quella umiliata ogni istante dalla incomprensibile cobelligeranza sul fronte ucro-nazista, della guerra predatoria Usa contro la Russia e del sostegno al sionismo espansionista, ladro di territori altrui – sostenuti dai maggiordomi mediatici-accademici-esperti, temono di essere puniti dal cerchio magico sionista che ha penetrato persino le sfere di un sistema-paese inconsistente come l’Italia. Per costoro non certo i valori, ma carriere e denari danno senso all’esistenza. Come affermava il geniale Groucho Marx: questi sono i miei principi, e se non vi vanno a genio … beh, allora ne ho degli altri! Sintesi bipartisan delle fanfare mediocri e deculturate che si contendono periodicamente quel piatto di lenticchie che chiamano governo, all’insegna delle note caratteristiche: obbedienza (alle istruzioni extra-nazionali), paura, opportunismo e interessi personali, che vergogna!

Se i più restano in silenzio o si sottomettono con dignitosa puntualizzazione alla liturgia genocidaria di Israele, altri, i più nocivi, si arrampicano impudentemente sulle pareti lisce di un ragionare indifendibile, ingarbugliando ragioni e contro-ragioni – come l’avvocato dei Promessi Sposi abile a tirar fuori dai guai le persone disoneste -, negando che il sole sorge a Oriente e che nessun 7 ottobre 2023 giustifica l’omicidio volontario di esseri umani in fila per un tozzo di pane o l’esecuzione di un bimbo da parte di un cecchino tossicodipendente, che vergogna!

I responsabili delle sofferenze causate al popolo palestinese sono il governo e l’esercito israeliani, i loro servi/padroni americani (Cia, Nsa etc. e sicari reclutati all’occorrenza, tumore metastatizzato del sistema), britannici (governo e Mi6) e last but not least i compagni di merende euro-continentali, tutti orgogliosi di sostenere l’unica democrazia del Medioriente, terminologia di genesi orwelliana ripetuta sino alla noia, senza che ciò provochi irrefrenabili conati di vomito.

Alla luce di ciò, e di tanto altro, deve dedursi che i responsabili diretti, complici o megafoni di sostegno, vicini o lontani, visibili o nascosti, nessuno di loro ha titolo per qualificarsi appartenenti alla specie umana.

L’indignazione contro le turpitudini commesse dai criminali di turno, ammoniva Mao Zedong, non deve essere postuma (in poltrona, ad es., o quella degli storici del futuro), ma attuale, nella misura consentita dalle circostanze e con le forze di cui disponiamo! Se i nostri simili rimasti umani non dispongono di risorse per rimuovere lorsignori dai suntuosi palazzi dove espletano le loro avvilenti funzioni, essi possono tuttavia invocare l’imperativo categorico dell’umanità affinché tali responsabili siano degradati da membri della razza umana a tumefazioni neoplastiche di uno stadio primitivo dell’evoluzione della specie.

La qualificazione di regime nazista attribuita al governo di Tel Aviv non deve ritenersi esagerata poiché – come affermano le migliori voci del pensiero critico americano, tra tutti Norman Finkelstein[1] (uno straordinario fustigatore ebreo del degrado etico di Israele) e John Mearsheimer[2] (principale esponente liberal della scuola realista) – la condotta dello Stato Ebraico ha ormai superato ogni livello d’immaginabile disumanità. La sua classe dirigente, tranne qualche pregevole minoranza, vive in una patologia di superiorità e onnipotenza, imbrigliata in un messianesimo che giudica inferiore ogni altra razza e religione, e tale convincimento basta da solo a considerarla vittima abominevole di serie turbe mentali. Quanto all’immancabile accusa di antisemitismo, ormai solo i pinguini dell’Antartide reputano che abbia qualche minima consistenza: noi umani abbiamo ben impresse nella memoria le indicibili sofferenze degli ebrei per mano dei nazisti tedeschi. E dunque per favore!

Nelle pseudo-democrazie occidentali – repetita iuvant – ricatti, denari e carriere a favore della servitù padronale possono svelare la pervasività di una Macchina della Menzogna – insieme a una dimensione sociologica dove dominano cinismo etico, mercificazione e nichilismo – che impedisce alla coscienza popolare di inorridire davanti a tali massacri.

La litania che “Israele ha diritto di difendersi” e “le bombe colpiscono i terroristi di Hamas” provoca rigurgiti viscerali persino in Alaska. Ai governi post-democratici importa ben poco delle opinioni dei cittadini, le elezioni sono lontane e il loro esito cambia solo l’orchestra, non certo la musica. Il cambio di poltrone non si gioca poi sulla dimensione umana o alla distribuzione della ricchezza dell’azione di governo. Eppure, le signorie loro farebbero bene a tenere alta la guardia. Il popolo resta inquieto per definizione. Prima o poi alzerà la voce.

2. Ora, in ogni epoca non mancano esseri umani integri e coraggiosi. Ne è oggi fulgido esempio Francesca Albanese (Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi occupati), che nella sua perigliosa attività ha posto intelligenza ed empatia al servizio dell’etica umana, a rischio della sua incolumità.

Come sappiamo, sua maestà imperiale, la patetica democrazia americana, ha revocato le sanzioni ai terroristi di al-Nusra e HTS (Hayat tahrir al-Sham), divenuti d’amblée angeli benefattori, dopo aver dismesso la pratica di tagliar gole a cristiani e islamici eretici, per mettersi al servizio (precario, beninteso) degli israeliani massacratori e ladri di terre, americani/padroni del mondo e turchi/parolai finti protettori di palestinesi e incalliti odiatori di curdi. Allo stesso tempo, in perfetta coerenza psicotica, la medesima maestà non ha vergogna di sanzionare un funzionario che osa mostrare alla platea delle Nazioni Unite quelle evidenze che anche i roditori – e non solo l’inquilino provvisorio della Cara Bianca – fanno fatica a negare a loro stessi quando, prima di coricarsi, passano in rassegna gli accadimenti del giorno.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.