Autore originale del testo: Gianni Cuperlo
Rassegna stampa del lunedì: Salvini spiega che non accetta l’idea che qualcuno insegua il figlio diciottenne con una siringa in mano per vaccinarlo. Emma Bonino rientra in + Europa. Italia Viva minaccia di presentare un suo candidato alle suppletive di Siena o anche di valutare il sostegno al candidato civico sponsorizzato dalla Lega. Il capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia spiega perché sotto i 40 anni non avrebbe senso fare il vaccino. Sul blog di Grillo compare un post del teologo Frei Betto che difende il regime cubano. Sergio Staino spiega che Cuba era un sogno ma è divenuta un incubo e denuncia i troppi silenzi della sinistra. Conte ha incontrato Draghi in un colloquio definito “proficuo e cordiale”. A Parigi arrestato Maurizio Di Marzio, uno degli ultimi ex brigatisti ancora in liberà e i cui reati non risultano prescritti. Ventinove anni fa la strage di Via D’Amelio con l’uccisione di Paolo Borsellino e della sua scorta. Il vice sindaco no-vax di Bistagno, piccolo comune in provincia di Alessandria ha postato sulla sua pagina Facebook il fotomontaggio dell’ingresso di un lager nazista con la scritta “Il vaccino rende liberi”. Il senatore Lucio Malan lascia Forza Italia, toglie la fiducia al governo e aderisce a Fratelli d’Italia. Sul volo verso Tokyo assieme a molti atleti italiani impegnati alle Olimpiadi è salito anche un giornalista risultato positivo al Covid-19. Il cantante Rovazzi espone le ragioni della rottura dell’amicizia col cantante Fedez. Il candidato successore della Merkel colto da un fotografo mentre ride in uno dei luoghi dell’alluvione di questi giorni. A Brescia la multinazionale Timken chiude uno stabilimento mettendo in strada 106 dipendenti. Si calcola il costo annuo dei 422 lavoratori licenziati dalla Gkn in 19 milioni di euro, ma i vertici del fondo speculativo inglese che controlla il gruppo tre mesi fa hanno venduto azioni per 22 milioni di sterline. Il regime egiziano libera sei detenuti per motivi di coscienza di “alto livello” ma Patrick Zaki rimane in carcere.
Più o meno questo.
Ora, se vi va, mettete in ordine di rilievo e priorità il tutto, poi confrontate la vostra personale scansione con le gerarchie di siti on line, quotidiani, tg, e avrete una verifica personale dell’agenda che i media determinano in una parte (forse non piccola) dell’opinione pubblica.


