I numeri preoccupano, il fronte sanitario è troppo caldo per “tagliandi” o rimpasti

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
I numeri preoccupano, il fronte sanitario è troppo caldo per “tagliandi” o rimpasti
Leggo il picco di contagi di oggi, quasi 2000, e penso che restano altri e ben più drammatici i rischi e i compiti del governo nel prossimo futuro. Non solo impegnare i fondi europei con criterio e capacità, non solo guardarsi alle spalle da certi alleati, non solo spiluccare i sì e i no per capire se decidano o meno sulla sorte di Conte, non solo ingaggiare Nostradamus per prevedere il futuro post elettorale, ma soprattutto tenere fronte al virus, arrivare indenni al vaccino, salvare la sanità pubblica da ondate insostenibili. Tenendo anche conto che in Europa siamo ormai circondati, ed esprimiamo numeri che altre nazioni esprimevano già poche settimane or sono, costituendo per noi una specie di presagio.
Ora si tratta di affrontare giorno dopo giorno la sfida della scuola, nonostante molta opinione pubblica e media tendano a creare pathos e a esasperare i fatti e le vicende in termini ancora più drammatici di quanto (ancora almeno) non sia. Si tratta di sostenere la sanità (e il ministro che se ne occupa). Questa è la cornice vera in cui ci muoviamo da mesi con coraggio, sacrifici e responsabilità. Questo è il fronte dove bisogna tenere duro. Non credo nemmeno che vi siano dei pazzi pronti a sgomitare per subentrare a Conte sull’onda delle schede elettorali, in questo clima ancora troppo caldo e rischioso. La sfida sanitaria è ancora tutta per questo governo, poi magari partiranno i rimpastatori, che oggi si limitano a fare i mestatori, prendendo però con molta cura la mira sul gruzzolo.
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