In questi decenni, hanno tagliato pervicacemente risorse alla sanità pubblica, non hanno assunto medici, né infermieri, chiudendo ospedali e riducendo le opportunità di cura per i cittadini. Lo si è fatto in nome dei bilanci, e di una ideologia che vedeva nello Stato il mostro da affamare. Fino a ieri le finanziarie si sono ridotte a spending review nel settore della sanità e dei servizi pubblici. E i due Mattei si sono sempre battuti come leoni in questa gara al ‘taglio’ dei fondi sanitari. Oggi che c’è una guerra in corso contro il virus, questo atteggiamento politico è come se avesse sguarnito l’esercito che avrebbe dovuto combatterla vittoriosamente. Siamo costretti a fermarci e a chiuderci giustamente in casa, perché il nostro sistema sanitario, per quanto coraggiosamente in prima linea, rischia di essere travolto. Adesso li senti dire di chiudere tutto, dopo aver detto che bisognava invece aprire tutto, opponendosi persino alla istituzione delle zone rosse in Veneto. Adesso vanno a farsi intervistare da Cnn e der Spiegel, attaccando chi sta lavorando contro il virus. Come spudorati. Non difettate di memoria, quindi quando sarà il momento. La memoria è un atto politico imprescindibile.
I tagliatori di risorse pubbliche e la memoria
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
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