Dunque la crisi sarà parlamentarizzata…..la mossa di Conte (sicuramente in accordo con Mattarella) mette la Lega sulle spine. Il Parlamento registrerà che una larga maggioranza dei parlamentari non vuole le elezioni. Quanto ai partiti, non le vogliono i 5S e probabilmente non le vogliono né il Pd nè FI, almeno nell’immediato. Si facesse un sondaggio ci metterei la mano che anche una larga maggioranza degli italiani non le vuole. La sindrome da governabilità (che giò operò a vantaggio di Renzi nel 2014) è sempre attiva, specie a un anno dalle elezioni. Di fronte a un Conte determinato, duro e a suo agio sul terreno istituzionale (che, fra l’altro, ha sfiduciato in diretta il Ministro dell’interno per palese indegnità istituzionale) il Salvini di Pescara ha restituito l’impressione di un agitatore privo di forza decisionale, stanco e titubante, probabilmente terrorizzato di crollare sul traguardo. La sindrome di Bitossi in quel mondiale del ’72 quando dopo una lunghissima fuga e godendo di un grande distacco fu bruciato da Basso sulla linea del traguardo.
Dopo avere replicato il consueto format di sdolcinate ovvietà e di truculenze che tanto piacciono ai craniolesi che lo circondano si è messo persino a piangere pensando ai suoi figlioletti…. uno spettacolo patetico e ridicolo per un leader che ha avviato una crisi di sovranità, uno stato d’eccezione…. In effetti costui son tre anni che fa comizi ininterrottamente, più come un maraglio di una orchestrina alla filuzzi che una rock star. Potrebbe anche incorrere in una grave crisi psichica, come tipico in chi vive in un perenne corpo a corpo con i fans e si trova svuotato di tutto. Comunque sia la crisi sarà lunga e surreale. E con sviluppi imprevedibili. Quel che è certo è che al primo atto il ‘capitano’ ha pestato una merda.


