di Fiore, 23 marzo 2017
Orwell era un profeta e questo già lo sapevamo. Ieri sera ho guardato il film “Snowden”, ve lo consiglio.
Dicesi guardone colui che nascosto tra le siepi spia le coppiette in amore. O no?
Da questa mattina guardo con sospetto il termosifone, che anche lui possa? In fondo è collegato a una caldaia elettronica, il satellite la punta, la circuisce e attraverso l’acqua che circola sente tutto quello che dico e che faccio. Spengo i termosifoni e vi frego tutti, maledetti spioni!
Ma il telefono, il computer, il televisore, la macchinetta del caffè? Basta! Stacco il contatore della luce. E il telefono? Gli do una martellata, poi vediamo se ancora mi fregate.
Ma in fondo in fondo, non è che invece meritino di assistere? Poveri spioni, li immagino nel dover ascoltare i rumori della notte, milioni e milioni che russano, neonati che strillano, brande che cigolano, sciacquoni che scaricano, un concerto infernale, tutte le notti così.
Ad ogni ricorrenza valanghe di cuoricini, Babbi Natale, befane, mimose, mamme e papà li travolgeranno. Ma come faranno a resistere?
Per non parlare dei miliardi e miliardi di suoni che naturalmente ogni giorno i corpi emettono, un crepitio ininterrotto a varie frequenze e modulazioni, dal basso profondo al suono bronzeo e acuto che lacera le orecchie dei grandi fratelli. Quando perfezioneranno la tecnologia sentiranno anche l’odore, ne sono certo.
Ma sì, va, in fondo ve lo meritate, riaccendo tutto, metto il coro dell’Armata Rossa a tutto volume e buon divertimento!


