Il pastone
Si sta facendo un pastone tremendo tra commemorazione di Craxi, elezioni in Emilia, crisi delle forze politiche, governo, chiacchere di nani politici che non mollano il proscenio. Un pastone che, come al solito, non fa giustizia di nulla. Ma è solo una ‘curvatura’ mediatica, una interpretazione a uso dei giornali e dei talk show di fatti ed eventi che meriterebbero, invece, ben altra attenzione. In un quarto d’ora televisivo, così, si fanno disamine tanto al chilo che oscurano i fatti e calano la nebbia su tutti i temi buttati alla cieca nel calderone. Craxi viene usato a fini interni, si prospettano scenari politici fantascientifici come se fossimo in una sala scommesse, si cessa di affrontare la storia per quel che è, riversandola sul tavolo come se fosse cronaca nera o gossip. Persino un film viene imbracciato come una clava politica, invece che essere esaminato per quel che è, ossia un’opera d’arte. Il punto è che nei pastoni si impastonano, appunto, le democrazie. E credo sia questo l’obiettivo di molti avventurieri di varia origine e cattivo gusto.
