di Alfredo Morganti
Il silenzio è d’oro. Soprattutto di questi tempi.
Io non credo che lo sforzo del Governo Conte, in termini di fiducia, rassicurazione, sostegno sociale, economico, psicologico, meriti l’ironia davvero fuori luogo di Giorgia Meloni. Forse la signora non ha capito che è cambiata fase, che non siamo ancora (o non più) alla marcia su Roma, al ‘ributtiamoli in mare’, al ‘dagli al negro e allo straniero’, e soprattutto non siamo più all’incattivimento dei cittadini per qualche voto in percentuale e per tanto potere in più. Adesso, se lei e i suoi davvero amano fregiarsi del titolo di ‘nazionalisti’, si mettano l’animo in pace, tirino la carretta e se ne stiano in casa come tutti gli italiani che sommessamente, nel loro piccolo ma grande impegno quotidiano, aiutano il Paese nei modi che possono e nelle forme anche umili che spettano a tutti. Il silenzio, nei momenti in cui c’è gente che soffre e c’è chi muore (quasi sempre anziani, deboli, malati), non è d’oro, è di più.


