Anche se ufficialmente sulla liberazione di Silvia Romano il silenzio del Presidente Sergio Mattarella è tombale, le solite fonti che si autodefiniscono bene informate sostengono che la “parata” allestita da Farnesina e Palazzo Chigi all’aeroporto di Ciampino per l’arrivo di Silvia Romano in Italia non è stata per niente apprezzata al Quirinale dove si è preferito di gran lunga il comportamento del Ministro della Difesa Guerini che ha accuratamente evitato di partecipare alla gara della visibilità coi colleghi del governo.

Giulia Urso in questi giorni ha ricordato un’intervista a Massimo D’Alema alla festa dell’Unità di Roma, nel 2012: “Dopo un ora e 18 minuti circa, D’Alema racconta di un caso «umanitario» che risolse in Libia: «Tornare e scendere con due bambine e fare le foto era una tentazione quasi irresistibile. Feci fermare l’aereo sulla pista, feci arrivare una macchina con i vetri oscurati e se ne sono andate via. Nessuno le ha mai viste. Mai. Ed è rimasta un’amicizia privata. Lei capisce che la politica fatta così è difficile che piaccia. Però io ne sono orgoglioso».
Spontanea nella mente mi è sorta la domanda: meglio Conte/Di Maio o il riserbo di Massimo D’Alema?


