La voce del padrone De Benedetti

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Lucia Del Grosso
Fonte: Lucia Del Grosso
Url fonte: http://www.luciadelgrosso.it/?p=2068

di Lucia Del Grosso – 10 luglio 2016

De Benedetti non rilascia interviste, parla attraverso il suo giornale, basta e avanza.

L’ha fatto solo quattro volte, in momenti cruciali, come ha tenuto lui stesso a ricordare.

Questa è la razza padrona, quella che crede di essere come il papa: infallibile quando si pronuncia ex cathedra.

La razza padrona che possiede i giornali quando rilascia interviste è ex cathedra, quindi non rilascia interviste per esprimere opinioni, ma detta indirizzi. Cioè dà ordini a quelli che non hanno ancora capito dalla linea del giornale.

E che ha detto ex cathedra la razza padrona? Che se Renzi non si sbriga a cambiare l’Italicum vota NO al referendum e gli smonta il pazziarello (trad.: giocattolo) con cui ha giocato per due anni.

La creatura (trad.: il bambino) si comporta appunto come una creatura che ha combinato un guaio: non se ne assume la responsabilità. Adesso “l’Italicum è una buona legge, ma il Parlamento è libero di cambiarla“, ma un anno fa “Non c’è cosa più democratica di mettere la fiducia. Se passa il governo va avanti, altrimenti va a casa. Cosa c’è di più democratico di chi rischia per le proprie idee? E’ tempo di coraggio, non di rimanere attaccati alle poltrone“. Un anno fa “o così o così”, ora “fate un po’ voi”.

Adesso si tratta di decidere chi è più rintronato: se Renzi che ha combinato il massacro o quelli che glielo hanno fatto fare.

Perché che l’Italicum fosse non solo una pessima legge, ma nemmeno funzionale agli interessi convergenti di Renzi e della razza padrona, era prevedibile già dal 2013, quando le elezioni ci hanno consegnato un’Italia spacchettata in tre. Quindi una potente tempesta di cervelli che riesce a concepire? Una legge elettorale pensata per il bipolarismo in un Paese che in realtà è elettoralmente tripolare. Complimenti.

Le emeroteche sono piene di avvertimenti a Renzi, ma lui se ne accorge solo ora, cioè quando si sveglia il padrone e insieme alla colazione ordina pure le modifiche all’Italicum. Complimenti pure alla razza padrona per i riflessi pronti.

Quindi in questa gara di rincoglioniti non saprei a chi consegnare la medaglia, anche se forse la razza padrona un punto l’ha messo a segno: distruggere la memoria storica di almeno due delle tradizioni politiche che erano confluite nel PD, cioè quella del PCI e quella della sinistra democristiana. Asfaltate completamente per lasciare il campo libero al liberismo più sfrenato e ai porci comodi di “lor signori”.

E’ gente che non cambierà mai: tutta presa dal “particulare” e dai propri interessi immediati, senza capacità di alzare lo sguardo all’orizzonte e di curare il destino della nazione: pagine e pagine accorate di intellettuali hanno raccontato questo vizio storico delle classi dominanti italiane, cioè assecondare e non guidare i processi e arraffare il risultato immediato, senza una visione lucida. Ma mi pare che in questo ultimo arco di storia i signori del vapore abbiano raggiunto l’acme della cialtroneria: chi ha accompagnato con la banda la marcia trionfale di Renzi mentre pasticciava i suoi capolavori di riforme? Io o Repubblica?

Ora fanno dire a Franceschini che la partita è tra “sistemici” (e complimenti pure al vocabolario) e forze antisistema. Ideona! Basta una ritoccatina all’Italicum e il tripolarismo torna bipolarismo e si è risolto il problema. E sempre senza il terzo incomodo di una sinistra di classe che rappresenti i lavoratori e si opponga efficacemente all’ordoliberismo dell’austerità a spese dei più deboli.

No, grazie, non è questo il mio “sistema”.

P.S.: il mio pensiero è sempre rivolto a quei compagni impegnati nella costruzione del nuovo soggetto politico Sinistra Italiana, ma ancora sensibili al richiamo della foresta tutti-insieme-appassionatamente-contro-i-barbari-e-i-cavenicoli. Vi è chiaro, dopo quest’ultima farsa, che in realtà lo scontro non è tra civiltà, seppure da emendare, del centrosinistra e barbarie grillo-legaiola, ma tra due cupio dissolvi uno più devastante dell’altro? E che  il soccorso rosso alle giunte di centrosinistra non farà altro che puntellare il bipolarismo alla Franceschini, ultima trovata di una élite padronale che aveva fatto male i conti? Busseranno alla vostra porta per pasticciare l’armata Brancaleone “sistemica”. Ma anche a quella di tipi come Verdini. Non aprite quella porta.

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