Fonte: editorialedomani.it
Le ville di Salvini e Meloni, le dimore di Durigon e Renzi: tutti gli affari immobiliari di chi va al governo
Dal sottosegretario leghista al suo leader e ministro fino alla presidente del Consiglio e all’ex premier. Senza dimenticare la moglie di La Russa e il compagno di Santanchè. Chi va al governo investe nel mattone puntando a dimore da mille e una notte. Tra sconti, prestiti da amici e conflitti di interessi

Sulla politica estera e sul fisco sono talvolta in disaccordo, ma sugli affari immobiliari viaggiano all’unisono. Entrambi contrari alla revisione del catasto e ora entrambi proprietari di ville, classificate come villini. Così hanno pagato meno tasse all’atto dell’acquisto. Ma non per responsabilità loro, sia chiaro. Il risparmio fiscale dipende dalle classificazioni decise da tecnici, professionisti e da censimenti desueti. Un fatto è certo: ora la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il vicepremier, ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, hanno in comune l’acquisto di una bella casa di un certo livello. Mentre le italiane e gli italiani aspettano il piano per l’edilizia residenziale, i rappresentanti del governo hanno investito nel mattone di lusso.
Così ha fatto la prima ministra, così il numero due dell’esecutivo. Ma ancora prima (tra il governo Draghi e Meloni) anche il potente sottosegretario leghista Claudio Durigon ha concluso un ottimo colpo, così come la moglie di Ignazio La Russa, con il compagno dell’amica ministra, Daniela Santanchè.
L’aria di governo arricchisce anche il portafoglio immobiliare. Sconti, affari e interessi che questo giornale ha rivelato e che, a tre anni dall’insediamento del governo, compongono una mappa di potere e mattone.
Salvini e la compagna Verdini hanno fatto un affare. Hanno trovato – ha spiegato lo staff del ministro – l’annuncio su un sito e comprato alla cifra fissata dai venditori: 1,35 milioni di euro per quasi 700 metri quadrati. La villa si compone di un seminterrato abitabile, un piano terra, un primo e secondo piano, in tutto 28 vani. Lì Francesca Verdini, figlia dell’ex senatore pluricondannato Denis, ha spostato anche la sede legale della sua creatura societaria, Casa Rossa srl. Nell’atto di acquisto, firmato dal notaio Alfredo Maria Becchetti (leghista doc), viene indicata la classificazione dell’immobile: A7. Formalmente non si tratta quindi di una villa, e così la normativa prevede un risparmio. Vantaggi inaccessibili per chi abita un immobile di tipo A/8. Ma questo è dovuto alla classificazione che prescinde dalla volontà dei compratori. Certamente una revisione del catasto porterebbe a una redistribuzione delle risorse e dei carichi fiscali, revisione alla quale sia Salvini che Meloni si oppongono.
Anche la presidente del Consiglio ha comprato casa pagandola 1 milione e 250mila euro. Meloni, però, si ferma a 433 metri quadri totali, 18 vani, una scala interna, una piscina (che il vicepremier non ha) e tre corti di pertinenza esclusiva, di cui una al piano terra e due al piano seminterrato. Anche la zona è diversa.
La presidente del Consiglio ha comprato a pochi passi dal quartiere Spinaceto, nella zona residenziale di Mostacciano. Non proprio esclusiva e rinomata come quella scelta dal leghista: zona Camilluccia, Roma nord.
Prima di lui era arrivato in quel quadrante di lusso e riservatezza un altro leghista, il potente sottosegretario, Claudio Durigon. Già uomo di governo nel governo Conte I e in quello del premier Mario Draghi, poi dimissionario. Niente villa per lui, ma un appartamento principesco. Immobile comprato a un prezzo scontatissimo all’interno di un complesso residenziale di proprietà dell’Enpaia, ente previdenziale del settore agricolo. L’atto d’acquisto è del 23 giugno 2022. Durigon e la moglie Alessia Botta hanno acquistato per appena 469mila euro un appartamento di otto vani, di 170 metri quadri catastali complessivi, con terrazzo angolare e balcone. Compreso nel prezzo anche un box auto: solo quest’ultimo, a prezzi attuali di mercato, vale oltre 50mila euro.
Nell’atto di vendita si leggeva: «Il prezzo di vendita è stato determinato con le riduzioni di sconto previste nelle linee guida rispetto al valore determinato», dalle stime di una società terza, la Arc Re, che ha fatto la valutazione del patrimonio che Enpaia ha messo sul mercato. Durigon conosceva benissimo quell’immobile perché dal novembre 2017 ne era affittuario. All’epoca il politico era vicesegretario del sindacato di destra Ugl e si avvicinava alla Lega. Sconti, lavori e affari che proprio Domani aveva svelato, così come il colpo grosso messo a segno dai coniugi di La Russa e Santanchè, coppia indivisibile.
La Russa-Santanchè
Si è trattato di un acquisto mordi e fuggi: la villa, in zona Forte dei Marmi, è una residenza di lusso immersa nel verde del Parco della Versiliana, 350 metri quadrati su tre livelli, con giardino e piscina.
La consorte del presidente del Senato, Laura Di Cicco, e il compagno della ministra, Dimitri Kunz, hanno comprato e hanno rivenduto in meno di un’ora guadagnando un milione di euro. L’affare si è chiuso il 12 gennaio 2023. Il compratore è l’imprenditore Antonio Rapisarda, che acquistava a 3,45 milioni. Kunz e Di Cicco avevano comprato quello stesso immobile per 2,45 milioni. E lo avevano fatto solo 58 minuti prima di cedere quello stesso immobile a Rapisarda. Un fiuto per gli affari da Guinness dei primati. Sull’operazione la procura di Milano aveva aperto un fascicolo, non sono mai stati iscritti i politici e i loro familiari, ma ora i pm hanno chiesto l’archiviazione. Sempre in Toscana l’ex primo ministro Matteo Renzi aveva comprato la sua magione, da 1,3 milioni di euro, grazie a un prestito da 700mila euro ricevuto dalla madre di un imprenditore già finanziatore della fondazione Open, soldi poi tutti restituiti. Tutto regolare, ovviamente. Il piano casa per chi va al governo è sempre pronto.


