di Pina Fasciani -27 gennaio 2018
Siamo nati da scissioni dolorose, stiamo passando per le forche caudine della formazione delle liste, con scelte dolorose sui ristretti numeri di una forza neonata. Alcune regioni soffrono più di altre per varie coincidenze e scelte, come ad esempio quella della mancata deroga ai consiglieri regionali e sindaci di potersi candidare in tutta Italia. Poi ancora la scelta di non ricandidare tutti i parlamentari uscenti.
Queste due scelte in alcune regioni come l’Abruzzo hanno influito negativamente. I soli due posti con possibilità elettive sono stati occupati da due deputati esterni ricandidati. Un sacrificio enorme per questa regione che crea legittimo scontento e malumore.
Ieri Grasso, con una dichiarazione, ha dato una serie di numeri sulla composizione delle liste .
Dei deputati uscenti sono stati ricandidati solo il 49%;
Il 68,6 % dei capilista è candidato nel proprio collegio;
Solo il 31,4 % sono pluricandidature con al secondo posto in lista un candidato territoriale con possibilità elettiva in applicazione delle opzioni.
Sempre dai numeri, contenuti in uno studio effettuato da esperti, si evince che il trend storico, dal 1994 a oggi, il centrosinistra non ha mai avuto un tasso così alto di territorialità e di mancate ricandidature.
Insomma nella spietatezza dei numeri, un bel segnale di rinnovamento. Ci conforta il fatto che con il nostro sacrificio abbiamo contribuito a questo risultato.
Non so se gli altri partiti potranno dire altrettanto, so solo che nel PD è in corso una guerra fratricida con Renzi impegnato a estendere il suo giglio magico, con Casaleggio e Grillo che decidono di depennare nottetempo candidati a loro esclusivo piacimento, con una destra che litiga furiosamente per i fedelissimi di questo e di quello.
Lunedì si depositano le liste, si chiude questa fase finalmente, ora si passa ai programmi. Il programma di Liberi e Uguali è stato costruito con iniziative tematiche in varie città d’Italia ed è stato pubblicato.
Il Lavoro è al primo posto, la giustizia sociale e le diseguaglianze, la sanità pubblica e l’istruzione, l’economia Green. Temi che toccano la vita delle persone. Di questo ora dobbiamo parlare, casa per casa, quartiere per quartiere.
Dal dolore può nascere una speranza, un grande lavoro ci attende, in Abruzzo lo faremo, nonostante il sacrificio che ci è stato richiesto, perché siamo “forti e gentili” e il vittimismo non ci si addice.
Su la testa !
#iovotoliberieuguali


