Autore originale del testo: Alfredo Morganti
L’unico senso rimasto alla parola ‘riformismo’. Agire per il bene pubblico senza chiamarsi fuori.
Ora è chiaro, direi lapalissiano, perché Speranza sia rimasto al suo posto, perché si è restati a presidiare la salute degli italiani, nonostante l’orribile colpo di mano che ha condotto alla defenestrazione di Conte. Non si poteva lasciare quel caposaldo ministeriale nella mani di chi attacca quotidianamente e volgarmente il Ministro della Salute, di chi sta nell’esecutivo solo a rappresentare potentati economici, lobby, categorie e antepone l’economia alla salute di tutti e alla sanità pubblica. Nel campo aperto che è la politica italiana, che oggi è una specie di deserto dove razzolano gli interessi dei più forti, si sta al governo a tutelare l’interesse pubblico e si fa opposizione alla destra anche dallo scranno ministeriale. Anzi tanto più e con più efficacia.
In questa fase, proclamarsi all’opposizione è una specie di formalismo, una ineffettualità – si lascia oggettivamente campo agli avversari, ci si chiama fuori, sperando al più di ‘affacciarsi’ alla cittadinanza dalle finestre dei media o da una diretta fb. Se la parola ‘riformismo’ ha ancora un senso, e io credo che ne abbia sempre meno, forse è proprio questo: uscire dal campo semplificato della denuncia, spesso solo ideologica, e da quello demoniaco della comunicazione, per stare sul ring a ridosso degli avversari, lavorando concretamente e indefessamente al bene pubblico senza fare troppi calcoli personali. D’altronde, avete pensato alla eventualità di un leghista o di un lobbista alla sanità? Io ho tremato solo all’idea. Voi no?


