L’unico senso rimasto alla parola ‘riformismo’. Agire per il bene pubblico senza chiamarsi fuori

per Gabriella
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
L’unico senso rimasto alla parola ‘riformismo’. Agire per il bene pubblico senza chiamarsi fuori.
Ora è chiaro, direi lapalissiano, perché Speranza sia rimasto al suo posto, perché si è restati a presidiare la salute degli italiani, nonostante l’orribile colpo di mano che ha condotto alla defenestrazione di Conte. Non si poteva lasciare quel caposaldo ministeriale nella mani di chi attacca quotidianamente e volgarmente il Ministro della Salute, di chi sta nell’esecutivo solo a rappresentare potentati economici, lobby, categorie e antepone l’economia alla salute di tutti e alla sanità pubblica. Nel campo aperto che è la politica italiana, che oggi è una specie di deserto dove razzolano gli interessi dei più forti, si sta al governo a tutelare l’interesse pubblico e si fa opposizione alla destra anche dallo scranno ministeriale. Anzi tanto più e con più efficacia.
In questa fase, proclamarsi all’opposizione è una specie di formalismo, una ineffettualità – si lascia oggettivamente campo agli avversari, ci si chiama fuori, sperando al più di ‘affacciarsi’ alla cittadinanza dalle finestre dei media o da una diretta fb. Se la parola ‘riformismo’ ha ancora un senso, e io credo che ne abbia sempre meno, forse è proprio questo: uscire dal campo semplificato della denuncia, spesso solo ideologica, e da quello demoniaco della comunicazione, per stare sul ring a ridosso degli avversari, lavorando concretamente e indefessamente al bene pubblico senza fare troppi calcoli personali. D’altronde, avete pensato alla eventualità di un leghista o di un lobbista alla sanità? Io ho tremato solo all’idea. Voi no?
Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.