di Luigi Altea 30 agosto 2018
Un po’ da tutte le parti spuntano insospettabili “pasionarie” e ferventi sostenitori degli ideali della Sinistra.
Si dicono tutti spaventati da un licantropo, che a forza di credersi lupo, ha assunto davvero le sembianze di lupo.
Hanno storie e provenienze diverse, ma sostengono di perseguire il comune obiettivo di unificare la sinistra.
Come?
Unendo la Sinistra che ha resistito alla rottamazione… al partito del rottamatore, e a quelle variegate frange di immancabili “volenterosi”, che come iene seguono sempre, vigili famelici, la carovana.
Quando si hanno amici così…non si ha più bisogno di nemici.
Certi sussulti unitari a difesa della democrazia sono lodevoli, ma hanno il torto di essere tardivi.
Avrebbero dovuto manifestarsi in tante altre circostanze.
Ad esempio, in occasione del referendum Costituzionale del 2016…
La sensibilità per i problemi sociali è ammirevole, ma è falsa se affiora in chi continua a sostenere il Jobs Act, la legge Fornero, la campagna denigratoria e ostile nei confronti della CGIL.
L’afflato umanitario è commovente, ma è sospetto.
Chi è rimasto silente quando Minniti ha consegnato alle tribù libiche il compito di fare il “lavoro, sporco” e retribuito, oggi piange lacrime di coccodrillo.
Giudicare le intenzioni altrui è sempre sbagliato.
Vigilare per evitare tradimenti e inganni è sempre opportuno.
Le elezioni per il Parlamento Europeo si avvicinano.
Sono cominciati i riposizionamenti…
Spuntano nuovamente i soliti antichi vizi.
In molti casi si tratta di semplice bramosia di deputazione.
In altri casi è autentica concupiscenza di potere.
Io cercherò di non farmi spaventare dagli ululati del lupo, e di non farmi blandire da chi ha sporcato troppo l’acqua, prima di ridiventare pecora.


