Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Magia nera
Fra le tante iniziative e contorsioni che segnano il perpetuum mobile dell’uomo di Rignano, fra le quali anche la ‘perla’ di un referendum per abrogare il reddito di cittadinanza, sembra sia compresa anche una calata a Napoli a ‘sostegno’ di Manfredi. Siccome è noto come egli sia uno degli uomini più invisi del pianeta c’è da chiedersi quale sia lo scopo di questa disponibilità. Renzi, infatti, non solo non porta voti. Soprattutto li allontana. Viene perciò immediato pensare che egli intenda mettere in difficoltà Manfredi esponendolo a una ventata di pubblico schifo. Perchè un conto è l’adesione alla coalizione di sostegno di una lista di scarso peso fra le altre (a Napoli del resto numerosi piccoli notabili di Italia Viva sono nel comitato di Bassolino), un conto è l’ostensione fisica del corpo di Renzi (con tutto il can can mediatico che ne segue) accanto al proprio. Un anti-taumaturgo, un Re Mida alla rovescia che quel che tocca trasforma in merda. Una proprietà della quale Renzi è ben consapevole e che usa spregiudicatamente. A Bologna, ad esempio, non ha messo piede per tutto il tempo delle primarie, pur avendo in lizza la sua candidata. In effetti una sua calata avrebbe danneggiato ancor più la ragazza di San Lazzaro. Che ha fatto di tutto per stornare da sè l’handicap di essere stata indicata da Renzi. La sua assenza è stata la comprova di quanto tenesse al successo della Conti, cosiccome la sua presenza in quel di Napoli è un palese indizio della volontà di far danno al candidato che è il front man dell’odiata alleanza fra Conte, il Pd e la sinistra. E non per caso la compagna Mauthe ha subito allertato il comitato locale di Articolo Uno.. Mentitore seriale, Renzi è totalmente privo di falsa coscienza, cioè sgombro di remore morali. Un individuo perfettamente trasparente nella innata volontà di nuocere. Per raggiungere il suo sordido scopo non bastano iettature e pratiche magiche a distanza. Deve lanciare sè stesso sull’immagine del malcapitato per rovinarlo in uno sconcio abbraccio. Divenendo un talismano del martedì. Contro tale forza malefica anche il più efficace esorcismo può non reggere. Fossi in Manfredi marcherei visita e mi rinchiuderei a Nola circondato da corni, aglio, scongiuri e altre diavolerie. Attirerei su di me l’intera forza magica della città e dei suoi santi. Oppure invierei persone fidate a bucare le gomme della sua automobile.


