di Luigi Altea – 8 ottobre 2017
Dopo tantissimi anni, sono nuovamente entrato nella chiesa dove furono battezzati i miei figli, nel quartiere milanese della Maggiolina.
Non è cambiato nulla, tutto è rimasto com’era allora.
I manager, che durante la settimana vestono rigorosamente da manager, la domenica continuano ad andare a messa vestiti falsamente da poveracci.
E i poveracci, che durante tutta la vita vestono necessariamente da poveracci, la domenica vanno a messa vestiti ingenuamente e teneramente da manager.
Al Padreterno basterebbe questa ragione per prediligere i poveri…
In ogni caso, a me è piaciuto immaginare di assistere alle prove generali… del Giudizio Universale.
Quando i primi, mi sforzo di credere, saranno davvero gli ultimi, e quando gli ultimi saranno finalmente i primi.
Forse è solo un sogno, ma non è un brutto sogno…
Gli Agnelli che vedono la partita dal terzo anello, e gli operai comodamente seduti in tribuna centrale.
I minatori vestiti come Giorgio Armani, e Sergio Marchionne addobbato come Gennaro Migliore.
Gli immigrati serviti a tavola per primi, e Meloni, Salvini e Minniti, in piedi e in fila, aspettando le briciole.
Nicola Fratoianni potente come Donald Trump, e Vladimir Putin col quid di Angelino Alfano.
Sarà quel che sarà…
Lo scopriremo, il più tardi possibile, morendo.
Certo è che di un Paradiso troppo simile alla Terra, i poveri non saprebbero che farsene.
Farebbe comodo soltanto ai ricchi, ai potenti e ai prepotenti.
Una schifezza e per di più senza fine.
Sarebbe come Palmiro Togliatti simile a Matteo Orfini.
Antonio Gramsci con la testa di Bruno Tabacci.
Luigi Pintor come Fabrizio Rondolino.
La Sinistra simile al Partito Democratico.
Enrico Berlinguer come Giuliano Pisapia.
Per carità, per carità!
Molto meglio l’Inferno!


