Non siamo gregge, e loro non sono i padroni di nulla.
Ho visto un messaggio video del ministro alla sanità israeliano, che spiega quale sia la linea del governo locale verso la minaccia del coronavirus, ossia l’immunità di gregge, che prevede unicamente l’isolamento degli anziani in casa e il via libera al contagio per gli altri. Come se fosse facile isolare e assistere totalmente gli anziani, che spesso vivono in casa coi familiari e magari formano coppie composte da persone di età anche molto diverse tra loro. Non è il primo che esordisce così, pensando che tutti gli altri Paesi siano guidati o composti da sciocchi. È probabile che anche il governo israeliano debba mutare linea molto presto, quando apparirà evidente che tentare di salvare l’economia, riducendo il più possibile i malati gravi e i decessi, si rivelerà davvero complicato. È già accaduto a Boris Johnson, che pure tentenna, è accaduto a Trump, che sta facendo altrettanto. Lo diceva anche la destra italiana (‘aprite, aprite’) che poi ha capito quale fosse l’esito possibile di una apertura e quindi si è messa a invocare ‘chiudete, chiudete’.
La strategia della immunità di gregge, davanti a un virus peraltro letale in buona percentuale e sinora sconosciuto, risponde a un’unica esigenza: salvare l’economia e scampare la necessità di ,mostrare l’utilità concreta di sanità pubblica operativa, efficace, dotata delle risorse necessarie a garantire la salute di tutti i cittadini. C’è poco da fare: un’epidemia come questa rilancia doverosamente la necessità di uno Stato che possa offrire servizi di cura, assistenza e sanità, rende palese la sciocchezza di tagliare poste di bilancio laddove si offre invece una prossimità ai cittadini. Un’epidemia di queste fattezze curva l’opinione pubblica e convince tutti quanto sia stato sciocco tagliare il bene ‘sanità’ a tutto vantaggio del mercato e dei servizi privati. La realtà, insomma, dice altro rispetto all’ideologia di questi decenni. Anche se avessero voluto scegliere l’economia invece della vita dei più deboli, dei più poveri e dei malati non avrebbero comunque potuto. I fatti si impongono sempre, con rudezza e senza sconti, a tutte le chiacchiere e ai sotterfugi di lor signori.
